Corea del Sud, anche le donne nell'esercito contro Kim

La petizione per espandere la leva militare alle donne in Corea del Sud ha raccolto in tre giorni 70.000 firme. Numerose le critiche

Corea del Sud, anche le donne nell'esercito contro Kim

Mentre il regime di Kim Jong-un continua a effettuare diverse esercitazioni, la Corea del Sud sta valutando la sua potenza militare. Di recente il presidente Moon Jae-in aveva annunciato la volontà di ridurre il servizio militare, ma ora la minaccia nordcoreana si fa sempre più concreta. La leva della Sud Corea, la cosiddetta "gundae", è obbligatoria per gli uomini tra i 18 e i 35 anni che sono chiamati a prestare servizio per un minimo di due anni. Da questo sono escluse le donne che possono però offrirsi volontarie e lavorare per l'esercito.

Una petizione anonima però ha chiesto al governo di espandere la leva militare alle donne in modo che anche loro possano servire il Paese e renderlo più preparato e uguale. "Dobbiamo combattere insieme, uomini e donne", ha dichiarato Kim Hee-jung, studentessa di 16 anni alla Yale Girls' High School di Seoul. "Ci sono molti problemi con la disuguaglianza di genere, ci si aspetta che gli uomini vadano a fare il militare e le donne partoriscano. Invece se c'è una guerra dobbiamo essere in grado di combattere e lanciare granate. Non possiamo stare a casa e vivere nella paura". La petizione ha raccolto in tre giorni 70.000 firme e al 14 settembre, giorno della sua scadenza, è stata firmata da 123.204 persone.

La petizione

"Attualmente il nostro Paese sta affrontando la Corea del Nord, quindi dobbiamo inevitabilmente mantenere la leva, ma viene imposta solo agli uomini", si legge nella petizione. "Le femministe affermano che le donne dispongono delle stesse abilità, o anche più, degli uomini. Ciò non dovrebbe significare che le donne, come gli uomini, dovrebbero servire il Paese e ricevere gli stessi compensi e benefici dal governo? Certo, questo accadrà immediatamente, ma il governo deve perseguire questo cambiamento il più presto possibile".

Mentre il presidente Moon ha definito la proposta come "molto interessante", la petizione ha scatenato diverse critiche in tutta la Corea del Sud. "Se ogni giovane deve combattere in una guerra, la nostra società rimarrà solo con anziani e bambini", ha affermato un'altra studentessa della Yale Girls' High School, Kim Hee-youn.

"Non è la soluzione alla disuguaglianza che affligge il Paese". Ma quello che preoccupa di più l'opinione pubblica sudcoreana è il costo che tale manovra comporterebbe alla società oltre al possibile aumento di casi di molestie sessuali nell'esercito.

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