Crollato nei sondaggi, ora Macron fa mea culpa: "Ho fallito"

Il presidente francese, in una lunga intervista a TF1, fa autocritica e dice di non essere riuscito a riconciliare il popolo con la sua classe dirigente

Crollato nei sondaggi, ora Macron fa mea culpa: "Ho fallito"

Emmanuel Macron fa "mea culpa". Ed è già una notizia per un presidente come quello francese che non è mai stato particolarmente propenso ad accettare critiche né a fare autocritica. In una lunga intervista all'emittente Tf1 all'interno della portaerei Charles De Gaulle, il presidente francese ha concluso dicendo: "Non sono riuscito a riconciliare il popolo francese con i suoi dirigenti".

Per Macron si tratta di un cambio di comunicazione che è probabilmente frutto del suo crollo di popolarità. Arrivato al picco più basso con un 27% di gradimento, è arrivato il momento di riconoscere i propri errori. Non è proprio la prima volta, visto che lo ha già fatto con il rimpasto di governo e con il suo viaggio nelle Antille. Ma questa volta sembra che l'autocritica sia più profonda.

Il capo dell'Eliseo ha dichiarato di voler dirigere il Paese "in un modo diverso". "Oggi i nostri concittadini vogliono tre cose: essere presi in considerazione, essere protetti e trovare delle soluzioni. Soluzioni non dichiarazioni. Forse di considerazione non ne hanno avuto abbastanza. Considerazione significa ascoltare la gente lamentarsi e rispettare", ha detto Macron. E viste le ultime uscite del presidente, si tratta di un vero e proprio me culpa.

Attenzione anche per quanto riguarda la ultime proteste dei "gilet gialli". "Questa rabbia la condivido con voi, poiché c'è una cosa che non sono riuscito a fare: riconciliare il popolo francese con i suoi dirigenti", ha detto Macron. Il presidente si è impegnato a "riconciliare la base col vertice", assicurando di "battersi al livello mondiale per far abbassare il prezzo del petrolio, responsabile dei tre quarti dell'aumento". E si è detto "impaziente" di ottenere buoni risultati su più fronti.

E sul fronte dei rapporti tra Francia e Stati Uniti dopo lo scontro con Donald Trump, il presidente apre a una fase di distensione. "Ad ogni grande momento della nostra storia siamo stati alleati e tra alleati ci dobbiamo il rispetto. Credo che quello che i francesi si aspettino da me non sono risposte con tweet ma di continuare a portare avanti questa storia importante".

E Macron lancia un monito: "Gli Stati Uniti continueranno ad essere un alleato storico, con il quale prendiamo rischi, svolgiamo operazioni complesse, ma essere alleato non significa essere vassallo. Non dobbiamo dipendere da loro".

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