Ribadisce la linea europea il comissario al Commercio, Cecilia Malmstrom, che dopo le parole pronunciate ieri dal numero uno della Banca Centrale torna a dire che il "dialogo" è "la prima opzione" che deve essere sul tavolo per evitare i pesanti dazi americani sulle importazioni legate al settore siderurgico.
"Non possiamo essere una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Uniti, per cui speriamo che ci escludano", dice la Malmstrom al centro Marshall Fund a Bruxelles, sottolineando di ritenere che l'Europa non sarà tra i destinatari dei provvedimenti di Washington. Nel frattempo l'Ue non è però rimasta con le mani in mano e ha già una lista di contromisure commerciali pensate per parare il colpo che potrebbe arrivare dall'America.
"Siamo 28 Paesi e dobbiamo discutere al nostro interno, ma le regole della Wto dicono che entro 90 giorni devono essere in vigore", aggiungendo mettendo in chiaro che non è scontato, ma che "entro 90 giorni dobbiamo essere pronti a farlo". "Non possiamo accettare che l'Ue venga divisa in diverse categorie", aggiunge il vicepresidente della Commissione europea, Jyrki Katainen. E di risposta collettiva parla anche il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire.
"Usa e Ue sono alleati naturali - per il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani - Dovremmo collaborare per affrontare le pratich commerciali sleali che distruggono i posti di lavoro, non combatterci tra di noi".
La mossa della Casa Bianca "è un protezionismo che offende i partner vicini come l’Ue e la Germania e che limita il libero scambio", ha aggiunto in mattinata il ministro dell’Economia tedesco, Brigitte Zypries, aggiungendo che di concerto con Bruxelles dovrà arrivare una "riposta chiara" agli Stati Uniti.
Per la Zypries "contro l'avviso del suo stesso partito, di molti imprenditori ed
economisti" Trump ha deciso di
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