Prima di andarsene Barack Obama ha fatto delle nomine premiando con un posto alcuni membri del suo staff. E non solo. Tra questi Valerie Jarrett (consigliere per l'impegno pubblico e gli affari governativi) e Susan Rice (ex ambasciatore presso le Nazioni Unite e consigliera per la Sicurezza nazionale). Jarrett e Rice sono state nominate entrambe nel cda della Fondazione "John F. Kennedy Center for Performing Arts". Un'altra poltrona al vice consigliere per la sicurezza nazionale Ben Rhodes: è stato nominato membro del Consiglio del memorial americano dell'Olocausto.
Josh Earnest, capo ufficio stampa della Casa Bianca, ha difeso la decisione di nominare gli attuali funzionari della Casa Bianca, aggiungendo che queste persone continueranno a servire il loro Paese attraverso i nuovi incarichi. Ovviamente le polemiche non mancano, anche se la Casa Bianca nega che vi siano problemi giuridici né tantomeno etici: "Il presidente Obama ha questo potere e agisce in linea con gli interessi del Paese".
A parte gli ex membri dello staff premiati con una poltrona, Obama ha nominato anche alcuni atleti al Consiglio del presidente su Fitness, sport e nutrizione: la ginnasta Gabrielle Douglas, la calciatrice Carli Lloyd e l'ex campione di basket Kareem Abdul-Jabbar.
Il senatore del Maine Angus King, noto per le battaglie ambientaliste, è stato nominato membro del consiglio di amministrazione del Roosevelt Campobello International Park. Interessante notare che nessuna delle nomine effettuate dal Obama richiede la conferma del Senato.
Obama aveva annunciato l'intenzione di nominare Todd Haskell ambasciatore presso la Repubblica del Congo, anche se è assai improbabile che questa venga confermata sotto l'amministrazione Trump. Earnest, però, ha tenuto a precisare che "non si sa mai". Sottinteso: magari Trump apprezzerà le qualità e confermerà la scelta di Obama. Staremo a vedere.
Intanto c'è da registrare un'altra decisione che farà discutere. Obama ha disposto uno stanziamento di 500 milioni di dollari per il Green Climate Fund delle Nazioni Unite, portando così ad un miliardo il finanziamento complessivo per l'agenzia.
Nell'annunciare il contributo, il portavoce del dipartimento di Stato americano John Kirby ha precisato che "non c'è alcun intento malizioso" dietro lo stanziamento. Ma è sin troppo evidente che la mossa stride con le idee del presidente eletto Donald Trump.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.