Giovedì scorso, in una banlieue di Parigi, due sedicenni di origine africana hanno stuprato una minorenne. I seviziatori, peraltro, hanno pensato bene di filmare la violenza sessuale di cui si sono resi responsabili, diffondendo il video su Twitter.
Sono partire proprio dalla visione del filmato choc le indagini della Gendarmerie nationale, che è riuscita a risalire all'identità dei due stupratori, arrestandoli per l'orrore commesso. E sui proprio social è spuntato , venendo rilanciato da alcuni utenti il volto di uno dei due violentatori.
Inoltre, analizzando il video della violenza sessuale, i due bruti hanno citato più volte il Corano, Allah e anche La Mecca, la città più sacra dell'Islam, in quanto è il luogo di nascita del profeta Maometto e della religione islamica stessa.
"Giuro sul Corano della Mecca, grida e vedrai…[...]In nome di Dio, ti giuro sul Corano della Mecca: è meglio se rifletti nella tua testa e che sali da noi perché sta per arrivare una squadra […] noi siamo i più buoni, quelli che stanno arrivando faranno rimpiangere [..] su mia madre ti giuro: non ne esci viva. Morirai", questi alcune delle frasi choc pronunciate dai due giovani di colore.
Teatro della brutta vicenda Morsang-sur-Orge, nel dipartimento dell'Essonne, allìestrema periferia Sud della capitale francese. Qui, nell'androne di un edificio, si sarebbe consumata l'aggressione sessuale ai danni di una giovane ragazza che ha provato a scappare, prima di essere bloccata e abusata senza pietà dai due bruti. Il tutto, come detto, è stato immortalato dalla telecamera dello smartphone di uno dei due assalitori. Novanta secondi di orrore in cui la teenager è preda e in trappola dei due stupratori.
Un caso che ha agitato – e continua ad agitare – non poco la Francia. Qui, però, vi è (stata) molta polemica sul versante social network. Spieghiamo. Alcuni esponenti del governo francese, infatti, anziché interrogarsi sul terribile stupro, hanno puntato il dito contro il social media. Come scritto anche da ilGiornale.it, nonostante la polizia abbia più volte invitato gli utenti di Twitter a non condividere il video, il filmato è rimasto in circolazione per ore prima di essere rimosso.
Questo il commento di Marlène Schiappa, sottosegretaria alle Pari opportunità del governo Macron: "Il video è rivoltante.
Non appena ne ho preso coscienza ho subito contattato Twitter per fare in modo che lo rimuovesse. Delle copie sono ancora in circolazione. Questo social network non è all'altezza, i criminali lo sanno, ecco perché se ne servono".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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