Non siamo a Raqqa, ormai pericolante capitale dello Stato Islamico in Siria, ma in Bretagna, nel cuore dell'Europa occidentale. Eppure il Consiglio di Stato della Francia ha deciso che una Croce eretta nel pubblica piazza vìola il principio della laicità dello Stato e per questo deve essere abbattuta.
Il massimo tribunale amministrativo francese, infatti, ha decretato la rimozione di una croce che sovrasta un monumento innalzato nel 2006 in onore di San Giovanni Paolo II a Ploermel, in Bretagna.
Nella piazza intitolata al papa Polacco troneggia infatti una statua donata dall'artista russo Zurab Tsereteli: una scultura del Pontefice Santo assorto in preghiera, in piedi, con le mani giunte. Sopra un semplice arco, sormontato da una croce. Il simbolo più immediato e riconoscibile del cristianesimo, che però deve aver disturbato la sensibilità di qualche oltranzista del laicismo.
Così i supremi giudici transalpini hanno deciso di appellarsi alla legge sulla separazione fra Stato e Chiesa del 1905, che proibisce addiirttura l'erezione di monumenti religiosi in luoghi pubblici con l'eccezione di musei,
cimiteri e luoghi di culto.Nel 2015 il tribunale di Rennesaveva già ordinato la rimozione dell'intera statua. Dopo un ricorso, ecco la nuova sentenza: la statua potrà rimanere, ma la croce no. Evidentemente è stata giudicata offensiva.
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