Non volevano i migranti e per impedirne l'arrivo in paese hanno deciso di costruire un muro intorno all'hotel da destinare a centro di accoglienza. Così, col favore della notte, alcuni abitanti del comune francese di Séméac, nei Pirenei, hanno preso mattoni e cazzuola e hanno deciso di impedire fisicamente l'arrivo degli stranieri.
Cinquemile anime a meno di 30 chilometri da Lourdes, Séméac è un tranquillo villaggio occitano quasi del tutto assorbito nella cittadina di Tarbes, un poco più grande. Tuttavia la decisione del governo di Parigi di trasferirvi 85 migranti ha dato fuoco alle polveri.
Protetti dall'oscurità, alcuni cittadini si sono armati di attrezzi da muratori e hanno cintato l'ex hotel Formule 1, acquistato dal governo come rifugio per richiedenti asilo insieme ad altre 61 pensioni e piccoli alberghi in tutto l'Esagono.
Il governo di Parigi sta cercando di accorciare i tempi per sistemare i migranti evacuati dai molti campi improvvisati sorti nei mesi scorsi lungo la costa francese della Manica e nella regione della capitale. Nell'ultimo mese più di 2800 stranieri sono stati sgomberati da un accampamento abusivo sorto a nord della Ville Lumiére, dove peraltro si sta già riformando un analogo insediamento.
La decisione su modi e tempi dei trasferimenti in provincia, però, spesso
scontentano le comunità locali. A Séméac c'è un muro alto quasi due metri e lungo 18 a dimostrarlo nel modo più plastico: "Non siamo contro i migranti - ha spiegato all'AFP un portavoce del comitato di residenti - Ma bisogna tenere conto del parere delle comunità locali."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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