I motociclisti vanno alla guerra. Come racconta il New York Magazine, i miliziani curdi che stanno difendendo la loro enclave dall'assalto dell'Isis possono contare su degli alleati molto particolari. A quanto pare la propaganda del Califfato a base di minacce e decapitazioni non funziona a senso unico. Tre motociclisti della gang olandese No Surrender, scossi dalle immagini, hanno deciso di dare il loro contributo nella lotta contro l'integralismo.
Arrivati in Siria si sono uniti alle file dei peshmerga curdi con cui starebbero combattendo da almeno un paio di settimane. I tre biker arrivano da Rotterdam, Amsterdam e Breda e come racconta un altro membro della gang, Otto Klaas, sono partiti subito dopo aver ottenuto il nulla osta del loro capo. "Volevano fare qualcosa quando hanno visto le immagini delle decapitazioni", mettendo a disposizione l'esperienza che hanno maturato nell'esercito.
Dopo la comparsa delle loro foto su Twitter il governo olandese si è affrettato a dare la sua benedizione all'impresa. Se fino a pochi anni fa unirsi a un esercito straniero era considerato tradimento, ora la norma è stata rivista.
Come spiegano le autorità di Amsterdam "i cittadini olandesi sono liberi di unirsi a qualunque esercito a patto che non sia in conflitto con l'Olanda. Tutt'altra questione per chi si unisce all'Isis, che consideriamo un'organizzazione terroristica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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