Gentiloni frena sulle sanzioni alla Russia: "Rischiano di fare danni"

Il ministro cauto su nuove misure. Ieri il monito della Mogherini: "Se necessario potranno aumentare"

Gentiloni frena sulle sanzioni alla Russia: "Rischiano di fare danni"

Se le sanzioni sono necessarie, "potranno aumentare". Lo ha detto ieri il rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea, Federica Mogherini, avvertendo che nuove misure contro la Russia potrebbero non essere così impensabili.

Un'estensione delle sanzioni, quella che l'Unione Europea non esclude, che comunque arriverebbe solo nel caso di "un grave deterioramento della situazione", ma su cui frena il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni.

"Dobbiamo scommettere su questa tregua che intanto sta producendo il ritiro delle armi pesanti", ha detto in un'intervista alla Stampa, aggiungendo che "non è che ogni volta che ci riuniamo si devono decidere nuove sanzioni".

Gentiloni non punta dunque su nuove misure punitive, minacciate dall'Occidente ed è anzi cauto. "L'Italia non si è mai sottratta. Anzi, aggiungo che tende ad applicarle in modo persino più rigoroso di altri Paesi. Noi non accettiamo lezioni da nessuno".

Ma chiarisce anche che "abbiamo sempre esortato a tenere aperta la porta del dialogo".

"Qualsiasi iniziativa di rinnovo automatico o di nuove sanzioni - ha aggiunto - rischierebbe di danneggiare anziché aiutare l'evoluzione della situazione".

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