È ferma la condanna del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni alle violazioni dei diritti umani avvenute durante la guerra in Siria, ma altrettanto chiaro è il "no" di Roma alle operazioni militari contro Damasco, a cui l'Italia non prenderà parte.
È questo il contenuto di una telefonata con la cancelliera tedesca Angela Merkel, in una giornata in cui si susseguono i contatti internazionali su una questione che mai come in questo momento è stata calda.
Gentiloni ha chiarito che non ci sarà la mano italiana in un eventuale intervento e che in base agli accordi internazionali e bilaterali vigenti, l'Italia continuerà a fornire supporto logistico alle attività delle forze alleate, contribuendo
a garantirne la sicurezza e la protezione.Nel corso della giornata il presidente del Consiglio si è confrontato anche con i ministri degli Esteri e della Difesa e con i consiglieri diplomatico e militare di Palazzo Chigi.
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