Kayla Mueller, l’ostaggio americano in mano all’Isis è stata costretta ad avere rapporti sessuali con Abu Bakr Baghdadi, il leader dell’Isis. Lo riporta l’Associated Press (Ap) citando esponenti dell’intelligence americana. La donna è stata stuprata più volte da Al-Baghdadi, che l’aveva scelta come moglie. La cooperante statunitense fu rapita da Isis nel 2013 ad Aleppo e uccisa, prima di essere liberata. Secondo alcune fonti ebbe l’occasione per scappare ma decise di non abbandonare un’altra donna rapita che non era in grado di muoversi. La sua morte avvenuta lo scorso 6 febbraio ha sconvolto gli Stati Uniti.
Di lei resta una lettera dalla prgionia inviata alla famiglia: "NON voglio che i negoziati per il mio rilascio siano una vostra incombenza, se c’è qualche altra opzione praticatela, anche se significasse per me una prigionia più lunga", aveva scritto. Kayla ha inoltre raccontato che durante i mesi della sua prigionia si è "affidata completamente a Dio tanto da aver capito che si può essere liberi anche in un carcere". Infine un messaggio diretto ai suoi genitori: "Ho avuto tanto tempo per pensare, pensare a ciò che farò (in futuro) con voi, al mio primo campeggio con voi, al primo incontro in aeroporto.
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