Immigrati, Trump tira dritto: caccia il ministro di Giustizia

La Yates, nominata da Obama, ordina agli avvocati di non attuare il bando degli immigrati islamici. E Trump la "licenzia": "Ha tradito"

Immigrati, Trump tira dritto:  caccia il ministro di Giustizia

Donald Trump tira dritto. E, dopo aver fatto fronte alle critiche dei leader occidentali e alle proteste di piazza, ha licenziato il capo del Dipartimento di Giustizia ad interim, Sally Yates. Il ministro si era, infatti, messa contro il presidente degli Stati Uniti ordinando agli avvocati del proprio dicastero di non attuare la messa al bando degli immigrati provenienti dai sette Paesi a maggioranza musulmana finiti nella black list. Il nuovo segretario ad interim, Dana Boente, ha promesso di difendere il decreto in attesa del "via libera" del Senato a Jeff Sessions, designato da Trump per l'incarico.

"Ha tradito", tuonano dalla Casa Bianca. La Yates si è rifiutta di applicare l'ordine esecutivo "volto a proteggere" i cittadini americani. Trump non ci ha pensato troppo a lungo se rimpiazzarla con la Boente, fino a quando la nomina di Sessions come procuratore generale non sarà ratificata dal Senato. "La mia responsabilità è quella di assicurare che le posizioni che assumiamo in tribunale rimangano coerenti con il solenne obbligo di questa istituzione di perseguire sempre la giustizia e stare dalla parte del giusto. Al momento non sono convinta che la difesa dell'ordine esecutivo sia conforme a queste responsabilità e neppure che sia legale", aveva dichiarato la Yates, superstite dell'amministrazione di Barack Obama, prima di venire cacciata da Trump, tre ore più tardi.

"La Yates è stata sollevata dall'incarico", ha annunciato la Casa Bianca nella nota, descrivendo la Boente "onorata di servire il presidente Trump" e di "difendere ed attuare le leggi di questo Paese per assicurare che il popolo e la nazione siano protetti". Un'ora più tardi, l'amministrazione Trump ha reso noto di aver rimpiazzato anche il responsabile ad interim dell'Ufficio immigrazione e frontiere, Daniel Ragsdale, anche lui un'eredità di Obama, senza spiegare il motivo.

Al suo posto è stato nominato Thomas Homan che, come ha dichiarato in una nota il ministro della Sicurezza Nazionale, John Kelly, "contribuirà ad attuare le nostre leggi sull'immigrazione coerentemente con i nostri interessi".

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