La Corte Suprema indiana ha stabilito che una relazione sessuale fra un uomo e la moglie minorenne ha valore di stupro che può essere punito in base al diritto penale indiano.
I giudici hanno accolto un'istanza contenuta in una "Procedura di pubblico interesse" presentata da un avvocato in cui si chiedeva di autorizzare una moglie minorenne a depositare una denuncia contro il marito che l’aveva obbligata ad avere un rapporto sessuale. La Suprema Corte ha così manifestato preoccupazione per la ricorrente pratica dei matrimoni con spose bambine.
Fino a questo momento, le leggi sulle violenze sessuali escludevano le coppie sposate. La sezione 375 del diritto penale indiano (Ipc) infatti considera stupro la relazione sessuale matrimoniale solo quando la sposa ha meno di 15 anni. I giudici hanno dichiarato che"l’eccezione prevista in materia di stupro nell’Ipc è contraria ad altri statuti e viola l’integrità fisica delle bambine".
La decisione della Corte Suprema è una conquista nel Paese che da tempo sta cercando di limitare il fenomeno delle spose bambine.
Il governo indiano ha affermato che la pratica del matrimonio infantile è da sempre "un ostacolo a quasi tutti gli obiettivi di sviluppo: eliminare la povertà e la fame, raggiungere l'istruzione primaria universale, promuovere la parità tra i sessi, proteggere la vita dei bambini e migliorare la salute delle donne".
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