India, donna cristiana uccisa a colpi d’ascia

La vittima accusata di aver profanato il Guru Granth Sahib, il testo sacro della religione sikh. Il vescovo di Jalandhar: "Persecuzioni nella regione del Punjab"

India, donna cristiana uccisa a colpi d’ascia

Nel villaggio rurale di Veroke, nella regione del Punjab a nord dell’India, una donna cristiana di 55 anni è stata uccisa a colpi d’ascia da alcuni uomini che non sono stati ancora identificati dalle autorità.

La vittima, che si chiamava Balwinder Kaur e soffriva di ritardi mentali a causa di un incidente avvenuto nel 2015, era stata accusata di aver profanato il Guru Granth Sahib, il testo sacro della religione sikh. Proprio per questo, la polizia sospetta che dietro al brutale omicidio ci siano gli estremisti religiosi.

Non è la prima molta che si verificano episodi del genere. Franco Mulakkal, vescovo di Jalandhar, ad AsiaNews ha dichiarato che molte “prove indicano che nella regione del Punjab avvengono persecuzioni” contro i cristiani e altre minoranze religiose del Paese.

Secondo una prima ricostruzione effettuata dalla polizia locale, gli aggressori si sarebbero radunati di fronte alla casa della vittima e, dopo averla presa con la forza e trascinata fuori, l’avrebbero ripetutamente colpita. Ma non a morte.

La donna, infatti, sarebbe deceduta dopo quattro ore di terribile agonia.

Gli assalitori, ha detto il sovraintendente Harkamal Preet Singh Khakh, “hanno inferto numerose ferite al di sotto del ginocchio, forse proprio per rallentarne la morte".

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