È un vero e proprio assalto quello che sta vivendo in queste ore l'aeroporto di Dublino, dove almeno 35mila espatriati stanno confluendo per dire la loro nel referendum che dovrà decidere se mantenere il divieto di aborto in Irlanda, o abolire l'ottavo emendamento della Costituzione, che lo rende illegale in ogni caso.
I seggi hanno aperto questa mattina alle sette e rimarranno aperti fino alle nove di questa sera, ora italiana. Domattina alle otto inizierà lo spoglio, che dovrebbe portare durante la giornata a un risultato chiaro. Hanno già votato i cittadini delle dodici isole atlantiche dell'Irlanda, i cui voti dovranno raggiungere i centri di spoglio e che hanno anticipato le operazioni per evitare qualsiasi tipo di contrattempo, maltempo incluso.
Nel Paese di forte tradizione cattolica il risultato del referendum non è affatto scontato. Uno stretto margine divideva alla vigilia del voto chi vuole cancellare l'emendamento e chi vuole che rimanga così com'è.
Soltanto nel 2013 lo Stato consentì l'aborto in casi limite, dopo che una donna morì quando le fu impedito di interrompere una gravidanza a forte rischio.Secondo l'exit poll di Ipsos Mrbi pubblicato dall'Irish Times al referendum i favorevoli all'abrogazione della legge che proibisce l'interruzione di gravidanza hanno prevalso con il 68% per cento dei voti contro il 32%.
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