Tornano a farsi sentire i tagliagole dell'Isis. Ancora una volta con un farneticante video di minacce. Stavolta contro Israele e l'Italia. A farla, come riferisce il Jerusalem Post, è il gruppo terrorista Wilayat Sayna, provincia del sedicente Stato islamico in Sinai.
Nel video, della durata di 35 minuti, la voce di un jihadista annuncia che "questo è solo l'inizio, i nostri incontri (del gruppo, ndr) si terranno a Roma e a Gerusalemme. Ebrei, aspettaci, sarete puniti severamente e pagherete prossimamente un caro prezzo".
Intitolato "Fiamma del deserto", il video mostra alcune scene di violenza contro obiettivi egiziani con richiami storici e all'attualità. La voce di sottofondo evoca attacchi passati nel Sinai, come esempi di futuri attacchi contro gli occidentali. "Questo è solo l'inizio, e il nostro incontro sarà a Roma e Beit al-Maqdis (Gerusalemme)", dice la voce del filmato. "Oh ebrei, aspettateci. La punizione sarà grave e presto pagherete un alto prezzo", minaccia il jihadista. Il video si conclude con le immagini di militanti che uccidono due militari egiziani, che l' Isis ha rivendicato di aver sequestrato ad Arish.
Roma, rafforzate misure di sicurezza
Il piano antiterrorismo della questura di Roma pone la massima attenzione attorno ad una serie di obiettivi sensibili, a cominciare dal Colosseo e dalla Basilica di San Pietro. Con una nuova ordinanza il questore Nicolò D'Angelo, tenuto conto del periodo estivo che ha modificato il modo di vivere della città di Roma, ha riadattato i sistemi di prevenzione e sicurezza. L'area del Colosseo è stata sottoposta a un regime di massima sicurezza con varchi controllati da contingenti delle forze dell'ordine.
L'area di massima sicurezza di San Pietro è stata estesa anche ai Bastioni di Michelangelo interessati ad un massiccio afflusso ai Musei Vaticani. Estesa la vigilanza anche ad altri obiettivi religiosi in varie zone, anche periferiche della Capitale, mentre sono in atto contatti con i direttori dei maggiori centri commerciali per individuare, durante sopralluoghi notturni, modalità operative di collaborazione e gestione di possibili scenari di crisi.
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