Isis mette in vendita delle schiave sessuali per ottomila dollari. Su Facebook.
A scoprirlo è stato il Washington Post, che ha scoperto come molti combattenti dello Stato islamico stiano tentando di arricchirsi vendendo sui social network donne giovani e giovanissime. Messe all'asta con tanto di fotografie, in un'oscena vendita di carne umana. Tra i venditori ci sono anche foreign fighters di origine europea: i giornalisti della testata statunitensi hanno scoperto queste offerte sul profilo, tra gli altri, di un miliziano che si fa chiamare Abu Assad Almani ("Abu Assad il tedesco").
Nonostante le foto e le offerte siano state cancellate poche ore dopo la pubblicazione, gli analisti temono che possa trattarsi di un giro d'affari molto florido, alimentato dalla crisi finanziaria di cui lo Stato islamico soffrirebbe da alcuni mesi a questa parte. La caduta del prezzo del petrolio (i cui recentissimi rialzi non hanno ancora fatto in tempo a fare sentire i propri effetti), le rinnovate offensive di peshmerga e Coalizione e le prime sconfitte militari spingono il Califfato a moltiplicare gli sforzi per procurarsi fonti di approvvigionamento. E nuovi combattenti.
Non è un caso infatti che l'offerta
sia esplicitamente rivolta agli stranieri, con inviti a raggiungere il Medio Oriente e unirsi alle fila del Califfato. Come ricompensa, anche le schiave sessuali. In molti casi, purtroppo, anche minorenni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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