Un vero e proprio prontuario dell'orrore. L'Isis ha pubblicato un pamphlet con decine di suggerimenti e istruzioni rivolte ai propri militanti su come rapire, punire, torturare e stuprare le donne che cadono prigioniere della follia del Califfato.
Reso noto al mondo in coincidenza della pubblicazione del dossier della Cia sulle torture, questo manuale del terrore stila un incredibile elenco di indicazioni pratiche su come comportarsi in presenza di prigioneri "infedeli". Secondo lo schema domanda-risposta tipico di un questionario avrebbero così potuto essere tratte le istruzioni su come trattare le oltre 2500 donne yazide rapite dai miliziani dell'Isis.
In riferimento a un'interpretazione distorta delle dottrine religiose, si autorizza come "lecito" il rapimento e la riduzione in schiavità di donne non-musulmane. Tra l'altro, viene spiegato come sia consentito violentare una donna appena catturata e che è "lecito avere rapporti con una donna schiava, anche se non è ancora sviluppata, quando questa sia 'adatta' al rapporto". Cosa questo significhi, non viene specificato.
The Independent ha riportato un elenco di alcune delle domande e delle risposte citate dall'Isis. Di seguito, ne pubblichiamo una parte.
È possibile avere rapporti con una prigioniera donna?
Sì, è possibile. (Segue una citazione del Corano per giustificare l'affermazione).
È possibile avere rapporti con una prigioniera donna appena catturata?
Se è vergine, chi la ha catturata può avere rapporti con lei subito dopo averla catturata. Se non lo è, il suo utero andrà purificato.
Si può vendere una prigioniera donna?
È possibile comprare, venere o regalare prigioniere e schiave, perché esse sono semplice proprietà di cui si può disporre ogni male o danno
Sono possibili rapporti con schiave in età prepuberale?
Sì, se esse sono "adatte" al rapporo. Se non lo sono, accontatevi di divertirvi con loro senza alcun rapporto.
È lecito picchiare una schiava?
È possibile picchiarla come forma di punizione disciplinare, ma non per il semplice piacere di farlo o per tortura. Non è lecito picchiare in faccia.
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