Lo Stato Islamico ha giustiziato in Siria uno dei propri prigionieri, un giovane soldato lealista, facendolo schiacciare da un carro armato: lo ha segnalato l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione dell’opposizione non radicale in esilio con sede a Londra, secondo cui i carnefici oggi hanno diffuso via Internet un video della truce esecuzione, avvenuta non si sa quando nella provincia centrale di Homs.
La registrazione, la cui autenticità non ha finora trovato conferme indipendenti, si apre con una sorta di confessione della vittima, il diciannovenne Fadi Omar Sian. Questi, che indossa la classica tuta di colore arancione riservata ai condannati a morte dai jihadisti, racconta di essere stato in un primo momento assegnato al giacimento di gas naturale di al-Shaer, situato nel deserto che si estende alle porte di Palmira e teatro l’anno scorso di due furibonde battaglie tra governativi e jihadisti per assicurarsene il controllo.
In seguito, spiega, fu trasferito tra le montagne più a nord in un altro impianto analogo, quello di Jazal, espugnato dall’Isis il mese scorso: qui avvenne la sua cattura. Sian riferisce poi di essere stato addestrato come carrista, e a quel punto alle sue spalle appare un miliziano il quale annuncia che è stato deciso di riservargli una punizione esemplare con il metodo del contrappasso: il militare poco prima aveva ammesso infatti di essere passato con il proprio mezzo corazzato "sopra ai corpi dei combattenti dello Stato Islamico".
L’ultima immagine del
filmato lo mostra steso a terra, mani e piedi legati, sovrastato dal tank che infine lo travolge sotto ai cingoli. Stando all’Osservatorio, sarebbe la prima volta in cui gli uomini del Califfato ricorrono a un simile supplizio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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