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L'attentatore di Parigi è Youssef il Belga o Karim Cheurfi?

Per alcuni media il killer è Youssef el Osri, originario del Belgio. E anche nella rivendicazione dell'Isis si parla di lui. Ma la polizia perquisisce la casa di Karim Cheurfi

L'attentatore di Parigi è Youssef il Belga o Karim Cheurfi?

L'uomo che questa sera ha sparato a una vettura della polizia sugli Champs Elysées, nel cuore di Parigi, potrebbe essere Youssef el Osri.

Lo dicono i media belga, secondo cui i servizi del Belgio avevano avvisato quelli francesi proprio dell'arrivo dell'uomo nella capitale francese: "Individuo molto pericoloso in viaggio verso la Francia", aveva scritto nel messaggio l'intelligence belga. Nella perquisizione della sua casa ad Anversa, infatti, gli 007 gli avrebbero trovato un biglietto del treno in partenza proprio oggi da Thalys a Parigi. Nell'appartamento sono state trovate anche armi e passamontagna.

Nonostante sia stato ucciso nella sparatoria, non è chiaro se si tratti proprio di lui. L'identità del terrorista di Parigi "è stata stabilita", ma non verrà diffusa "per non compromettere le indagini in corso", ha precisato il procuratore Francois Molins. Molte fonti sostengono che si tratta di un soggetto già attenzionato dai servizi e classificato con la lettera "S", quella che indica i soggetti radicalizzati a rischio terrorismo islamico

. Inoltre l'attacco è stato rivendicato dall'Isis, che ha indicato come aggressore tal Abu Yusuf al-Beljiki, il che confermerebbe che il killer sarebbe originario del Belgio.

Secondo Le Parisien, però, il principale sospettato sarebbe il 39enne Karim Cheurfi, l'uomo a cui è intestata l'auto usata per l'assalto e dell'appartamento perquisito. Nel 2003 era stato condannato a 20 anni di reclusione per aver tentato di uccidere volontariamente tre uomini. Nel 2005 la pena gli era stata ridotta in appello a 15 anni. Tutto era iniziato nel 2001 a Roissy-en-Brie (Seine-et-Marne), quando l'uomo circolava su un'auto rubata armato di pistola: sparò prima a conducente e passeggero di una vettura che aveva tamponato e poi a un poliziotto che lo faceva uscire dal cellulare con cui veniva trasportato.

Quello che è certo al momento è che il suo obiettivo erano proprio gli agenti.

E che lo stesso Youssef el Osri diceva su Telegram (sistema di messaggistica simile a WhatsApp) di voler uccidere dei poliziotti.

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