Il terrorismo torna a colpire in Libia e lo fa con un attentato al ministero degli Esteri.
Secondo il ministero della Salute, l'esplosione nel cuore di Tripoli ha provocato sei morti e 10 feriti. Come riportano i media, testimoni locali raccontano che l'esplosione è stata accompagnata da colpi d'arma da fuoco. Una fonte del ministero, citata dal portale Libya Alan, ha detto che l'assalto è stato compiuto da due terroristi che si sono fatti esplodere: uno è morto facendosi saltare in aria, l'altro è stato ucciso dalle forze di sicurezza del ministero prima che potesse detonare l'esplosivo.
Ma secondo quanto si apprende da altre ricostruzioni, prima sarebbe esplosa un'autobomba di fronte all'edificio. Poi, all'interno del ministero è iniziata una sparatoria con "tre o quattro aggressori". Una seconda esplosione, provocata questa volta da un kamikaze, si è verificata invece al secondo piano del palazzo. C'è chi parla di un colpo dell'Isis, ma non ci sono rivendicazioni.
Le immagini diffuse dai siti libici mostrano una colonna di fumo che si innalza dall'edificio del ministero. Una scena che riporta indietro le lancette dell'orologio ai giorni delle violenze di fine estate, quando la capitale libica è stata scossa da diversi assalti che hanno portato quasi al naufragio del governo di Fayez al-Sarraj. L'attentato, inoltre, ha un alto valore simbolico. Colpire il cuore della diplomazia della Libia è un segnale importante che va al di là del semplice e orribile attentato terroristico.
E arriva in un momento particolarmente importante per la transizione del Paese: a poche ore dall'arrivo del premier italiano Giuseppe Conte.Il ministro degli Esteri, Mohammed Siyala, terrà a breve una conferenza stampa per riferire sull'attentato che ha scosso la capitale del Paese nordafricano.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.