Fa discutere, in Germania, il caso di una scuola di Lubecca dove gli studenti sono stati coinvolti in un programma di "integrazione" dei rifugiati molto particolare.
Come spiega il quotidiano "Frankfurter Rundschau", i giovani alunni della scuola "St. Jürgen" hanno preso parte a una settimana "progettuale" per aiutare i rifugiati presenti in città. Piccole faccende domestiche: rifare i letti, ordinare i vestiti, aiutare in cucina.
Nonostante il progetto fosse stato discusso con studenti e genitori, la sua realizzazione ha provocato le ire di una madre. Che, in un appello poi diventato virale grazie a Facebook, protesta contro quella che definisce "l'ora di schiavitù" imposta a ragazzi di 13 e 14 anni.
Il ministro dell'Istruzione del land dello Schelsig-Holstein, Patricia Zimnik, ha annunciato di aver preso in esame il caso, ma ha anche anticipato di "non credere che la scuola abbia fatto nulla di riprovevole."Sul gruppo Facebook "Germania svegliati" (che conta ben 75.000 iscritti), però, c'è già chi parla di "umiliazione" davanti ai profughi e chiede l'immediata sospensione del progetto.
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