Arriva la rivendicazione Isis per il massacro di 29 cristiani copti a Minya, in Egitto. Lo Stato Islamico dunque prosegue la sua jihad colpendo "gli infedeli cristiani" anche su un bus a colpi di kalashnikov. Una nota del governo del Cairo aggiunge che sono 13 le persone ancora ricoverate per le ferite riportate nell'attacco. Ieri fonti della chiesa copta in Egitto avevano parlato di 35 morti nella strage che non è stata ancora rivendicata e che è stata messa a segno alla vigilia dell'inizio del Ramadan, mese sacro di digiuno e preghiera per i musulmani. Nella tarda serata di ieri il presidente Abdel Fattah al-Sisi ha annunciato che le Forze Armate egiziane hanno colpito "campi di addestramento dei terroristi" in risposta all'attacco contro i copti. Secondo i media ufficiali egiziani sei raid hanno colpito la zona di Derna, nella vicina Libia. Al-Sisi ha insistito sul fatto che "non esiterà a colpire i campi dei terroristi ovunque si trovino".
Infine emergono nuove indiscrezioni sugli autori della strage: sono stati formati in Libia. È quanto riferisce il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry in un incontro con il segretario di Stato Rex Tillerson. Lo stesso "percorso formativo" che ha seguito il kamikaze di Manchester.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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