La polizia di Los Angeles è di recente finita nella bufera a causa di un suo agente, indiziato di avere “palpeggiato i seni di una donna morta”.
Stando a quanto riporta il Guardian, il polizotto accusato è il ventisettenne David Rojas e la condotta contestatagli dalla magistratura locale risalirebbe allo scorso 20 ottobre.
In base alle ricostruzioni del procuratore distrettuale per la contea di Los Angeles, Rojas si sarebbe allora recato con un collega in un’abitazione privata in seguito a una segnalazione relativa alla presenza lì di una persona deceduta. Una volta giunto sul posto insieme al suo collega per effettuare i dovuti accertamenti e per stilare un verbale, Rojas avrebbe quindi approfittato di una momentanea assenza dell’altro poliziotto per compiere il macabro gesto. Trovatosi appunto per pochi attimi da solo all’interno della stanza in cui era disteso il cadavere, il ventisettenne avrebbe cominciato a “palpeggiare il petto” della donna morta.
A detta del giornale britannico, gli inquirenti avrebbero ultimamente accertato il crimine di Rojas esaminando le immagini immortalate dalla videocamera installata sull’uniforme dell’agente incriminato. Nonostante il poliziotto indiziato avesse allora spento l'apparecchio elettronico per non lasciare alcuna traccia o testimonianza del macabro gesto, l’obiettivo sarebbe comunque riuscito, prima di disattivarsi, a riprendere, per circa due minuti, alcuni decisivi frammenti della condotta illecita.
Un’analisi del breve video rimasto salvato nella telecamera di servizio di Rojas è quindi bastata al procuratore distrettuale per ordinare in questi giorni l’arresto del ventisettenne, indagato per “contatti sessuali illegali con cadavere”. Per tale reato, spiega il Guardian, l’imputato rischia fino a tre anni di carcere.
L’agente arrestato, fa sapere lo stesso giornale citando il dipartimento di polizia di Los Angeles, è però tornato presto in libertà, dopo avere pagato una cauzione di 20mila dollari.
Durante il processo in cui dovrà difendersi dall’accusa di avere “palpeggiato un cadavere”, Rojas non potrà contare sull’assistenza legale fornita dalla Los Angeles Police Protective League, il sindacato che abitualmente difende i funzionari di polizia rinviati a giudizio.
Tramite un comunicato ripreso sempre dal giornale inglese, la sigla in questione ha appunto espresso con queste parole il suo rifiuto di schierarsi dalla parte del ventisettenne: “Noi speriamo che il procuratore distrettuale Jackie Lacey, condannando il signor Rojas per il disgustoso crimine contestatogli, possa donare un minimo di conforto ai familiari di quella donna deceduta, che sono ancora in lutto”.
La nota termina rimarcando la natura ingiustificabile del gesto compiuto lo scorso 20 ottobre
dall’agente oggi indagato: “Il comportamento per cui è attualmente incriminato è rivoltante e rappresenta un affronto verso tutti gli appartenenti al dipartimento di polizia di Los Angeles”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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