L'ex presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, meglio noto con il nome di Lula, è uscito di prigione.
La sua scarcerazione è stata accolta con boati di giubilo dai progressisti di mezzo mondo e ha mandato in estasi un po' tutti i partiti di sinistra. In Italia, il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, ha manifestato su Twitter tutta la sua gioia: “Bella notizia Lula libero! Un grande presidente, simbolo di un Brasile più giusto e più forte”. Si aggiunge anche il tweet di Paolo Gentiloni: “Lula torna in libertà. Un grande presidente che ha combattuto contro la povertà e per il riscatto del popolo brasiliano" .
Massimo D'Alema è invece andato oltre un semplice cinguettio e, come riporta l'agenzia Adnkronos, si è lasciato andare a un lungo elogio del "compagno" brasiliano: “Lula è finalmente libero. Dopo una lunga battaglia dei democratici brasiliani sostenuta dalla solidarietà internazionale, la Corte suprema brasiliana ha ritenuto illegittima la detenzione di un uomo non ancora condannato in via definitiva. Questa detenzione illegittima ha escluso Lula dalla lotta politica e da una contesa presidenziale che probabilmente avrebbe vinto. Rimane ora aperta la battaglia sul piano legale perché in appello venga cancellata la sentenza con la quale egli è stato condannato senza alcuna prova e a conclusione di un processo farsa che ha suscitato lo sdegno dei giuristi di tutto il mondo”.
D'Alema ha concluso il suo messaggio augurando il "meglio" al Brasile e a tutto il popolo brasiliano: “A riprova della faziosa parzialità e delle persecuzioni cui è stato sottoposto Lula c'è il fatto che il giudice che lo ha condannato è diventato poi ministro della destra brasiliana. Ora il Brasile torna sul cammino della democrazia e dello Stato di diritto e il popolo brasiliano torna ad avere in azione il suo leader più prestigioso, l'uomo che ha combattuto la povertà e la diseguaglianza e che ha fatto compiere al suo Paese uno straordinario passo in avanti. Sono convinto che la sinistra e tutti i democratici italiani continueranno ad essere al fianco di Lula e del popolo brasiliano”.
La replica della Lega
Le parole di Zingaretti, Gentiloni e Di Maio non sono affatto piaciute alla Lega che, per bocca del senatore leghista e segretario della commissione Affari esteri in Senato, Manuel Vescovi, ha espresso tutto il suo disappunto: “È a dir poco sconvolgente che esponenti di spicco del Pd come l'ex premier e oggi commissario europeo Gentiloni, il segretario Zingaretti fino a D'Alema dichiarino pubblicamente la propria soddisfazione per la scarcerazione di Lula in Brasile, un estremista che esce di galera, grazie a una reinterpretazione della norma sui condannati. Ci vengano a spiegare cosa ci sia da festeggiare per l'uscita dal carcere di un ex presidente condannato in appello per corruzione contro il proprio Paese.
I brasiliani hanno eletto, democraticamente, il premier Bolsonaro: inneggiare alla vittoria per l'uscita di galera di un condannato per corruzione suona a dir poco stonato per chi, come il Pd, pretende ogni giorno, di dare lezioni di morale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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