"La frontiera è chiusa, di qui non si passa". L’Ungheria ha completato il muro anti-immigrati al confine con la Serbia voluto dal premier Viktor Orbàn. E dalla mezzanotte di ieri è entrata in vigore la nuova legge che punisce con l’arresto chiunque entri illegalmente nel Paese. Tanto che, già durante la prima notte, la polizia ha "bloccato" 9.380 immigrati che cercavano di entrare illegalemente dalla Serbia. Ora questi clandestini rischiano fino a tre anni di carcere. "Rimane aperta la strada per entrare legalmente e ufficialmente in Ungheria e dunque in Europa - commenta il portavoce del governo magiaro Zoltan Kovacs - questo è quello che chiediamo ai migranti, di rispettare la legge europea e internazionale".
Con circa 15 metri di filo spinato Orbàn ha fatto blindare anche l'ultimo passaggio ancora aperto del muro di 175 chilometri eretto lungo frontiera con la Serbia. "Da oggi la situazione cambia drasticamente - ha commentato il vicepresidente del parlamento, Gulyas Gergely - certamente l’Ungheria non può risolvere da sola i problemi d’Europa". Per mesi migliaia di immigrati e profughi hanno, infatti, usato la strada di confine lungo la linea ferroviaria fra Subotica (Serbia) e Szeged (Ungheria) per mettere piede nell'area Schengen e raggiungere l'Austria e la Germania. Dal primo dell'anno sono così entrati oltre 200mila persone. La risposta doi Orbàn è netta: ha dichiarao lo stato di emergenza in due contee meridionali al confine con la Serbia e ha militarizzatato la zona inviando migliaia di soldati e mezzi blindati e ha chiuso lo spazio aereo in una fascia di 20 chilometri lungo il confine serbo fino a un’altezza di 1.350 metri. "La chiusura - si legge in una nota governativa - è stata decisa per garantire a polizia, esercito e servizi di soccorso, di operare in maniera adeguata il lavoro legato alla gestione della crisi dei migranti". La polizia avrà ora poteri speciali e la decisione apre le porte all’uso dell’esercito nel controllo della frontiera. Non solo. Al vaglio dell'esecutivo c'è anche la possibilità di estendere la barriera anche al confine con la Romania.
Con il passare delle ore un numero sempre maggiore di immigrati si sta ammassando in territorio serbo al posto di confine di Horgos 2. In tanti, rimasti bloccati in una terra di nessuno tra l'Ungheria e la Serbia, hanno iniziato a fare lo sciopero della fame in segno di protesta. Natasha Bertaud, portavoce del commissario Ue Dimitris Avramopoulos, ha chiesto agli ungheresi di dare chiarimenti sulle nuove leggi e su come saranno attuate: "Andremo avanti nel dialogo con le autorità del Paese prima di trarre conclusioni". La Serbia non intende accogliere gli immigrati che l’Ungheria respingerà, anche a costo di schierare l'esercito alla frontiera. Il viceministro degli Affari sociali Nenad Ivanisevic ha subito messo in chiaro che saranno accolti indietro solo gli immigrati a cui può essere applicato il diritto di riammissione.
Cosa questa che, però, non riguarda la stragrande maggioranza degli extracominitari che dalla Serbia sono entrati illegalmente in Ungheria. "Se l’Ungheria vorrà respingere i migranti - ha affermato Ivanisevic - che li rimandi in Grecia, primo paese d’ingresso nell’Ue".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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