Emmanuel Macron è stato chiaro: per la Francia è meglio accogliere gli immigrati provenienti dalla Guinea e dalla Costa d'Avorio che non dall'Est europa.
L'intervista rilasciata dal presidente francese alla rivista Valeurs Actuelles ha scatenato mille polemiche, sia da parte dei progressisti, scioccati dalle parole del loro beniamino, sia da parte della galassia sovranista. Ma le parole di Macron hanno infastidito, riporta il quotidiano Libero, anche alcuni deputati del suo stesso partito République en marche (Lrem) oltre che i governi di Bulgaria e Ucraina.
Tutti contro Macron
Per quanto riguarda l'immigrazione, il capo dell'Eliseo ha detto di essere pronto a introdurre quote di ingresso. Fin qui niente di clamoroso. Sono le parole successive che hanno fatto storcere il naso a numerose persone: “Preferisco avere un' immigrazione legale, registrata, con delle quote per vari anni invece di un lavoro distaccato dissimulato. Preferisco avere delle persone che vengono dalla Guinea e dalla Costa d' Avorio in maniera legale, che sono qui e fanno questo lavoro, invece di avere delle filiere clandestine bulgare e ucraine”. Apriti cielo. I fedelissimi di Macron, contrariati in partenza che il loro presidente rilasciasse un'intervista a una pubblicazione di destra, quando hanno sentito pronunciare parole del genere sono letteralmente andati in tilt.
Macron ha inoltre creato un vero e proprio caso diplomatico, perché le sue dichiarazioni
non sono passate inosservate neppure a Sofia e Kiev. Il primo ministro bulgaro, ad esempio ha convocato l'ambasciatrice francese a Sofia per chiedere spiegazioni. Stessa sorte è già toccata all'ambasciatore francese a Kiev.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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