Migranti, Merkel e Hollande: "Centri di smistamento in Italia"

Non si arresta l'invasione. L'Onu impone all'Ue un piano per accogliere 200mila profughi. Anche Cameron apre ai rifugiati. Ma Merkel e Hollande vogliono scaricare tutto il peso sull'Italia

Migranti, Merkel e Hollande: "Centri di smistamento in Italia"

"L’esodo di migranti e rifugiati dalla Siria e dal Nordafrica verso l’Europa è una emergenza enorme, una crisi reale, che durerà vent'anni". A pronunciare la tetra profezia è uno dei massimi vertici del Pentagono, il generale Martin Dempsey, capo di stato maggiore delle forze armate americane, che, preoccupato per l'attuale situazione, invita tutti i Paesi coinvolti ad agire, "sia unilateralmente che con gli alleati", considerando ciò che sta avvenendo "come un problema generazionale". D'altra parte, come fa presente l’Alto commissario per i rifugiati dell'Onu, Antonio Guterres, è necessario che l'Unione europea metta in atto "un programma di dislocamento di massa" per almeno 200mila immigrati.

Vladimir Putin non ha alcun dubbio sulle reali cause della "crisi dei migranti in Europa". Intervenendo da Vladivostock accusa apertamente l'Unione europea di aver "ciecamente seguito la politica americana verso la Siria". "I siriani che abbandonano il loro Paese non lo fanno per il governo di Assad - incalza il numero uno del Cremlino - ma per colpa dell'Isis". L'Ue, però, dai propri errori non sembra aver imparato granché. Anzi, a Bruxelles i tecnici brancolano nel buio e stentano a trovare la strada giusta per affrontare l'emergenza. Il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker è al lavoro per innalzare la proposta dei ricollocamenti da 40 a 160mila facendo salire il quoziente dell’Italia da 24 a 50mila e includendo tra i beneficiari anche l’Ungheria. Si studia la proposta di un sistema stabile, per quote, dal quale i Paesi più refrattari potranno astenersi, ma con tutta probabilità dietro il pagamento di sanzioni. Di fatto un superamento del regolamento di Dublino. Le nuove iniziative della Commissione Ue saranno vagliate dal collegio dei commissari di martedì e il presidente dell’esecutivo le presenterà ufficialmente al Parlamento europeo il giorno successivo nel suo discorso sullo Stato dell’Unione. Ne fanno parte anche un rafforzamento del ruolo di Frontex per i rimpatri e la lista Ue dei Paesi sicuri d’origine.

Ma sul carico del lavoro da dividere già scendono in campo i primi egoismi. Dopo aver raggiunto un accordo senza aver nemmeno interpellato Matteo Renzi, Angela Merkel e Francois Hollande hanno chiesto all'Unione europea che "al massimo entro la fine dell’anno" vengano costituiti in Italia i centri di smistamento (i cosiddetti hotspot) per migranti. Il premier David Cameron ha oggi confermato che il Regno Unito accoglierà "migliaia di rifugiati in più" con un piano i cui dettagli saranno resi pubblici la prossima settimana.

La stessa disponibilità è stata data dalla Polonia. "Abbiamo pronto un piano in caso di emergenza - ha spiegato Rafal Rogala, numero uno dell’Ufficio nazionale immigrazione polacco - che prevede varianti di 5 mila, 20 mila e 30 mila profughi".

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