Migranti, migliaia pronti a partire nel fortino libico dei trafficanti

A Sabratha i trafficanti concentrano i disperati pronti a partire per l'Italia: con la fine dell'estate le partenze si intensificano

Migranti, migliaia pronti a partire nel fortino libico dei trafficanti

I migranti sulla costa della Libia si preparano ad una "corsa contro il tempo": parola di Abdel Hamid al-Souei, della Mezzaluna rossa libica. Che parlando all'Afp mette in guardia gli italiani: in vista della fine dell'estate, i trafficanti di uomini mettono in mare sempre più barche e le prossime settimane saranno fra le più calde dell'anno.

I tredicimila profughi soccorsi nel Canale di Sicilia negli ultimi quattro giorni, infatti, potrebbero essere solo un assaggio. La guerra civile che dilania la Libia ormai da anni non consente alle autorità di Tripoli un contrasto efficace all'immigrazione clandestina, con la maggior parte degli uomini e dei mezzi disponibili impegnati nella lotta alle bande jihadiste: "Le nostre pattuglie - spiega al Daily Mail il colonnello Ayoub Qassem, di stanza a Tripoli con la Marina libica - negli ultimi tempi sono state ridotte, perché le navi sono ormai obsolete e non abbiamo più i mezzi per controllare la costa di Sabratha."

Sabratha: il fortino dei trafficanti

Proprio la città di Sabratha, a un'ottantina di chilometri a ovest della capitale, rappresenta il principale hub delle partenze dalla Libia. Una sorta di fortino dove bande di guerriglieri locali e trafficanti operativi in tutta l'Africa settentrionale concentrano migliaia di disperati in attesa di salpare per l'Italia.

Sabratha formalmente si trova sotto il controllo del governo di accordo nazionale, ma da mesi è diventata una base fondamentale per il traffico di migranti, sopratutto da

quando il governo tripolino ha concentrato tutti i propri sforzi per abbattere la roccaforte jihadista di Sirte. Una base di trafficanti che si trova ad appena trecento chilometri di distanza da Lampedusa.

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