Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha inviato una lettera minacciosa ai principali sette paesi europei (Belgio, Germania, Italia, Spagna, Portogallo, Lussemburgo e Paesi Bassi) firmatari del Patto Atlantico e quindi appartenenti alla Nato. Il tema principale del richiamo di Washington consiste nell’impegno condiviso ad aumentare il contributo delle spese militari degli alleati europei prima del prossimo vertice di Bruxellese in data 11 e 12 luglio.
Trump ha più volte ammonito i suoi alleati europei a mantenere l'impegno assunto nel 2014 al vertice Nato in Galles, durante il quale si è deciso che i paesi firmatari debbano versare il 2% del loro Prodotto nazionale lordo alle spese militari dell’Organizzazione Atlantica entro il 2024.
Otto dei ventinove membri della Nato onoreranno questo impegno nel 2018 e questi sono: Stati Uniti, Regno Unito, Grecia, Polonia, Estonia, Lituania, Lettonia e Romania. Mentre il resto dei paesi firmatari avrà tempo fino al 2024 per raggiungere quest’obiettivo.
Francia e Germania hanno stimato di riuscire a rientrare nei piani di spesa stabiliti nel 2025, mentre il Belgio dovrebbe attestarsi con un contributo pari all’1,5% del Pil nazionale fra circa 7 anni.
Quest’onere dovrà essere rispettato anche dall’Italia che attualmente si attesta all'1,18% del Pil, l'equivalente di 24 miliardi di euro.
L’aumento delle spese militari da parte dei paesi Nato è stato uno dei cavalli da battaglia portato avanti dall’inquilino della Casa Bianca durante la sua campagna elettorale nel 2016. Con il passare degli anni la Nato ha dovuto cambiare il proprio scopo esistenziale.
Infatti, nata dopo la seconda guerra mondiale con la raison d’etre di contrastare l’avanzata sovietica e del comunismo, con la caduta dell’URSS l’Organizzazione Atlantica ha deciso di intraprendere la lotta alle organizzazioni terroristiche nel mondo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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