La Nato blinda l'Est Europa. Mosca: la pace è a rischio

Rasmussen: "Chi attacca un alleato avrà noi contro". Renzi: "Prevalga la saggezza". Firmato il cessate il fuoco in Ucraina. Obama: "Speranzoso e scettico"

Erdogan, Kerry e Obama al summit della Nato di Newport (Galles)
Erdogan, Kerry e Obama al summit della Nato di Newport (Galles)

Cinque basi-deposito nei Paesi baltici, in Polonia e Romania e una forza di intervento immediato che sarà "molto reattiva". Sono la punta di lancio parte del nuovo piano di risposta della Nato (Rap), che il segretario Anders Fogh Rasmussen ha annunciato oggi, con gli alleati riuniti per un vertice in Galles, a Newport.

L'incontro ha dato il via libera ai nuovi piani e stabilito il luogo della prossima riunione dei capi di Stato e governo, che avrà luogo in Polonia. Una scelta che Rasmussen ha definito "molto appropriata", per ribadire un "forte impegno" nel Paese e "una più visibile presenza della Nato nell'est dell'Europa".

"La Nato - ha aggiunto il segretario - protegge tutti gli alleati, in ogni momento" e "manda anche un messaggio ai potenziali aggressori: se anche dovessero solo pensare di attaccare un alleato, sappiano che dovranno affrontare l'intera Alleanza".

Più diretto il cancelliere tedesco, Angela Merkel, che ha chiarito che la Nato non intende venire meno agli accordi con la Russia, né al memorandum di Budapest, ma che Mosca "ne ha violato i principi in più punti", facendo assumere una rilevanza maggiore all'articolo 5, che sostiene "la disponibilità di essere pronti gli uni per gli altri". Rasmussen ha poi aggiunto che il Consiglio Nato-Russia non è a rischio, ma invitato Mosca "a rispettare i propri impegni".

I media russi e ucraini hanno intanto scritto che a Minsk è stato firmato il protocollo per il cessate il fuoco, che entra in vigore oggi. I separatisti vicino a Mosca hanno precisato però che ciò non significherà "la fine della nostra politica per l'indipendenza dell'Ucraina".

Il vertice della Nato si è concentrato anche su una seconda crisi di rilievo, quella in atto tra Iraq e Siria, dove gli uomini del cosiddetto Stato islamico controllano un territorio delle dimensioni della Gran Bretagna. Il summit ha preso la decisione di creare una task force per bloccare il flusso di combattenti stranieri che si uniscono ai ranghi dei jihadisti.

Un comunicato congiunto del segretario di Stato americano, John Kerry e del capo del Pentagono, Chuck Hagel, ha parlato di una coalizione anti-Isis che darà sostegno militare all'Iraq.

"Voglio sperare che il presidente Putin abbia davvero il desiderio di porre fine alle polemiche e alle invasioni di sovranità che ci sono state - ha detto in conferenza stampa il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi -. Oggi le decisioni sono in mano alla politica e spero che possa tornare a una posizione di saggezza, così da essere partner del consesso internazionale come è stato in passato". Poi Renzi ha sottolineato che il

538em;">pacchetto di nuove sanzioni Ue contro la Russia "è duro e corposo", precisando che vi sono in particolare misura di carattere finanziario ed economico. Le sanzioni sono prese "in coordinamento" con gli Usa che ne prenderanno di analoghe.

Per la Nato - dice Rasmussen - l’annuncio del cessate il fuoco in Ucraina è benvenuto ma "basandoci sull’esperienza sappiamo che una cosa sono le dichiarazioni, un’altra la loro messa in atto". Aggiunge poi di "sperare che sia l’inizio di un processo politico" e che "sia messo in atto in buona fede".
La decisione di aumentare il budget per le spese militari al 2%, spiega Rasmussen, è il risultato del fatto che i leader hanno percepito che "dopo 25 anni di bel tempo, c’è stato un drammatico cambio di clima. L’ultimo anno - precisa - è stato uno dei più difficili nella storia della Nato".
A conclusione del vertice di Newport (Galles) Barack Obama ha confermato l’impegno della Nato a sostenere l’Ucraina nella sua sovranità ed integrità territoriale minacciata dalla Russia. La Nato, ha detto, è "totalmente unita nel
sostenere la sovranità, indipendenza e integrità territoriale dell’Ucraina.
L’aggressione della Russia è una minaccia per l’Europa libera". Poi, in merito alle sanzioni, ha aggiunto che "al cessate il fuoco devono seguire i fatti, sottolineando come se la Russia continuerà ad alimentare le tensioni ci saranno nuove sanzioni.
La Russia come risponde? "I risultati del summit gallese della Nato probabilmente non possono stupire nessuno - si legge in una nota del ministero degli Esteri russo -. L’alleanza creata nell’epoca della guerra fredda come organizzazione militare-politica in via di principio non è capace di cambiare il proprio codice genetico. Questi programmi li avevano concepiti da tempo, la crisi ucraina è servita solo come pretesto per iniziare a realizzarli", prosegue Mosca commentando la decisione dell’Alleanza di avanzare le sue infrastrutture nell’est europeo e facendo crescere la propria presenza militare vicino ai confini russi. "La sostanza e i toni delle dichiarazioni sulla situazione ucraina, insieme ai programmi annunciati di svolgere manovre congiunte con Kiev sul territorio di questo Paese entro la fine del 2014 porteranno inevitabilmente alla crescita della tensione e rischieranno di far fallire il progresso tracciato nel processo di pace in Ucraina", "Inoltre - si legge ancora nella nota - favoriranno l’aggravarsi dello scisma della società ucraina". Mosca si riserva di rispondere analizzando "in modo dettagliato" le sue "decisioni concrete", anche in riferimento all’atto base Russia-Nato del 1997 e ad altri accordi nel campo della sicurezza europea.

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