Nizza, l'Isis rivendica la strage: "Killer è un soldato del Califfato"

I jihadisti rompono il silenzio: "Ha colpito un soldato dell'Isis". Ora si scava nel passato di Bouhlel: arrestate 4 persone

Nizza, l'Isis rivendica la strage: "Killer è un soldato del Califfato"

L’Isis ha rivendicato la strage di Nizza. Lo ha fatto attraverso la propria agenzia di stampa, Amaq. A compiere l’attentato, afferma l’agenzia che fa da megafono alle azioni del cosiddetto Cailffato, è stato un "soldato" dell’Isis. Mohamed Lahouaiej-Bouhlel "è uno dei soldati dello Stato islamico, e ha risposto agli appelli che incitavano a colpire i cittadini dei paesi della Coalizione".

Intanto quattro uomini vicini all’autore dell’attentato sulla Promenade des Anglais di Nizza sono stati arrestati. Lo riferiscono fonti giudiziarie precisando che i quattro uomini, la cui identità non è stata svelata, sono già stati interrogati. Venerdì era stata fermata anche la ex moglie del killer. Adesso gli investigatori scavano sul passato di Mohamed Bouhlel. I killer della strage di Nizza, in passato ha sofferto di gravi problemi psichici padre: "Ha passato dei periodi difficili, l'ho portato da uno psichiatra. Ha fatto dei trattamenti (mostrando documenti del 2004) e il medico ci disse che era affetto da una malattia grave". Ha aggiunto che il figlio a volte era "instabile, perfino violento". Ma i contatti tra il 31enne tunisino e il padre si erano rarefatti da quando si era trasferito in Francia. "Qualche telefonata di tanto in tanto. L'ultima volta che l'ho sentito è stato è la scorsa settimana, ha salutato tutti. Non abbiamo notato nulla di strano, sembrava normale", ha concluso. E sulla strage di Nizza comincia a pesare sempre di più la paura per i nostri connazionali.

Sono una trentina gli italiani ancora da rintracciare dopo l'attentato di Nizza. A spiegarlo a SkyTg24 è il console Serena Lippi, che spiega: "Da ieri notte siamo al lavoro senza soluzione di continuità in stretto contatto con le Autorità francesi e l'unità di crisi della Farnesina. L'elenco di persone non rintracciate si sta riducendo tantissimo: incrociando i dati siamo arrivati da 200
a una trentina". Quanto alle vittime, i francesi, spiega, "non rilasciano dati" sino al completamento delle procedure, anche perché "è molto difficile il riconoscimento", mentre, per quanto riguarda i feriti, "risultano sempre solo i tre ricoverati al Pasteur, il più grave dei quali è stazionario.

Abbiamo visitato altri ospedali della zona - precisa - ma non risultavano altri feriti".
Il console chiede poi ai familiari degli italiani non rintracciati di avere pazienza: "Capisco la preoccupazione e l'ansia dei familiari ma dobbiamo stare calm, i francesi stanno facendo un ottimo lavoro".

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