"Non serve uscire dall'euro". Le mosse della Le Pen per cambiare l'Ue dall'interno

La leader della destra francese: "Uscire e adottare una nuova moneta non sono più le priorità". E spiega la nuova strategia con Salvini in vista delle europee

"Non serve uscire dall'euro". Le mosse della Le Pen per cambiare l'Ue dall'interno

La corsa alle elezioni europee è iniziata. E dalla Francia Marine Le Pen lancia la staffetta delle forze sovraniste per provare a contare qualcosa a Bruxelles dopo il voto di maggio. La leader del Raggruppamento Nazionale francese ha annunciato, dalle pagine del Corriere della Sera, un grande comizio con Matteo Salvini. Si terrà tra qualche settimana (probabilmente a febbraio), in Italia (forse a Milano). L'asse tra i due, dunque, si rafforza. Anche se cambiano le battaglie. "Eravamo per l'uscita dall'euro e dall'Unione europea quando l'unica alternativa era tra la totale sottomissione a Bruxelles e l'abbandono della Ue - spiega - ora, invece, possiamo cambiare l'Europa dall'interno".

"In primavera i popoli potranno esprimersi e chiedere il tipo di Europa che desiderano, e sono certa che chiederanno di recuperare il controllo nazionale delle frontiere e della politica economica". Le elezioni di maggio saranno il vero banco di prova delle forze sovraniste. Ieri tre eurodeputati britannici del partito euroscettico e anti-immigrazione Ukip, fra cui il suo capo Gerard Batten, si sono uniti nell'Europarlamento al gruppo politico guidato dal partito della Le Pen. "Questo passaggio - spiega l'eurodeputato francese Nicolas Bay - conferma la dinamica e l'attrattiva del nostro gruppo e del nostro progetto che mira a modificare profondamente gli orientamenti politici dell'Unione europea per difendere finalmente gli interessi dei nostri popoli e la sovranità delle nostre nazioni". Del gruppo, oltre alla Lega e all'ex Front National, fanno parte l'estrema destra austriaca del Fpoe, il Pvv olandese di Gert Wilders, il Vlaams belang fiammingo e i polacchi del Knp. I loro obiettivi sono cambiati rispetto a quando predicavano l'uscita dall'Unione europea e dalla moneta unica. "All’epoca – spiega la Le Pen – l’unica scelta che era riservata ai francesi era la sottomissione o il tentativo di uscire. Oggi non è più così, c'è una situazione totalmente nuova della quale tenere conto. Non è più necessario uscire perché finalmente i popoli possono influire sulla politica europea. Quando il presidente della Commissione sarà espressione di idee come le mie o di Salvini, le cose cambieranno".

Nella chiacchierata con il Corriere della Sera, la Le Pen spiega chiaramente che "uscire e adottare una nuova moneta non sono più le priorità".

"I trattati sono interpretabili a piacere, basti guardare cosa ha fatto la Bce con il quantitative easing - continua - quando il presidente della Commissione non sarà più Juncker ma una personalità espressione delle idee mie e di Salvini, la vita dei cittadini migliorerà".

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