Sembra ormai chiaro il risultato delle consultazioni che si sono tenute in Irlanda, per stabilire se i matrimoni tra due persone dello stesso sesso debbano o meno essere inseriti nella carta costituzionale. Il referendum, salvo improbabili ribaltamenti dei pronostici, finirà con un trionfo dei "sì".
Il primo giudizio ottmistico lo aveva dato questa mattina il ministro per le Pari opportunità, Aodhan O'Riordain, convinto che sì avrebbero vinto, anche in zone tendenzialmente inclini al voto contro le nozze gay. Si sono aggiunte poi le dichiarazioni del campo "pro" e "contro", entrambi convinti che il risultato sia ormai chiaro.
Da capire, a questo punto, non è più se l'Irlanda inserirà nella costituzione le nozze gay, ma piuttosto con quali percentuali si chiuderà un referendum che farà del Paese il primo al mondo ad avere compiuto un passo del genere con una consultazione popolare.
Sull'esito del referendum ha parlato in Italia anche Matteo Salvini, che nel corso di una trasmissione a Telenuovo ha detto di non essere d'accordo "a chiamare le nozze gay un
matrimonio. Ognuno nella vita deve poter fare quello che vuole, senza che lo Stato entri in camera da letto. Il matrimonio, però, quello che tende a far nascere dei figli, prevede la presenza di un uomo e di una donna".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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