Nuova Zelanda, il "manifesto" dell'attentatore: "Vendetta, ispirato a Breivik"

Poco prima della strage uno degli assalitori ha pubblicato un documento per spiegare la strage: "Così ho scelto le moschee"

Nuova Zelanda, il "manifesto" dell'attentatore: "Vendetta, ispirato a Breivik"

L'assalto armato a due moschee di Christchurch è una delle pagine più tristi e drammatiche della storia della Nuova Zelanda. L'attacco ha causato la morte di circa 50 persone e il ferimento di altre 27. Ad aprire il fuoco è stato un commando di cui hanno fatto parte 3 uomini e una donna. Uno degli attantatori ha deciso di "raccontare" sui social, in diretta, l'attacco. Nelle immagini un uomo parla davanti alla videcoamera mentre guida e impugna un'arma. Poi mostra il suo arsenale nel bagagliaio e inzia a sparare. La sua fuga però dura poco e la polizia arresta in pochi minuti l'attentatore. Si tratta di Brenton Tarrant, 28 anni. Prima della strage ha pubblicato una sorta di manifesto razzista e suprematista. Le sue parole sono chiare: "Mi sono ispirato a Breivik". Nel manifesto pubblicato online (insieme al video della strage) lo stesso attentatori spiega i motivi dell'attacco: "Ho letto gli scritti di Dylann Roof e di molti altri, ma ho tratto vera ispirazione dal cavaliere giustiziere Breivik", scrive Tarrant nel documento, intitolato "The Great Replacement".

Nel dossier sottolinea "che è necessario difendere la razza bianca" e parla degli invasori "che hanno causato centinaia di migliaia di morti, di voler vendicare gli attacchi terroristi di matrice islamica in Europa e dello stato di schiavitù causato dai supposti invasori". Poi si riferisce ad un attacco in Svezia del 2017. Da qui sarebeb scatto il suo piano di vendetta: "In quel periodo cui cambiai drasticamente le mie opinioni. Il primo evento che fece iniziare il cambiamento era l’attacco terroristico a Stoccolma, il 7 aprile 2017. Non potevo voltare le spalle alla violenza". A questo punto Tarrant parla anche dell'uccisione di una ragazza che fu uccisa "da un islamista" mentre andava a scuola con sua madre. Tarrant descrive se stesso come "un normale uomo bianco nato in Australia, proveniente dalla classe lavoratrice, con una famiglia dal basso reddito". Nella lista degli "obiettivi" anche Angela Merkel, il sindaco di Londra ed Erdogan. Infine spiega la sua scarsa passione per lo studio e soprattutto per l'università: "Non l'ho frequentata perchè non avevo particolare interesse in quello che poteva offrire".

Il suo "manifesto" dell'orrore si chiude con la scelta dell'obiettivo da colpire: "Nelle moschee di Al Noor e Masjid sono frequentate da un numero ben più grande di invasori...". Un agghiacciante conto sui "bersagli" da colpire.

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