Barack Obama torna alla carica. Vuole la testa di Bashar al Assad e va in presing su Vladimir Putin per ottenere il via libera a farlo fuori politicamente. Il nuovo faccia a faccia tra i due presidenti, dopo quello in occasione del g20 di Antalya, si è tenuto a Parigi, a margine della conferenza Onu sul clima. Al centro dell'incontro c'è sempre il caos siriano e la guerra ai tagliagole dello Stato islamico. Ma nelle ultime settimane la situazione si è fatta sempre più incandescente. I sanguinari attacchi dei terroristi islamici a Parigi, l'abbattimento di un jet russo da parte dell'aviazione turca e le sempre crescenti difficoltà a coordinare la coalizione anti Isis hanno fatto precipitare la situazione.
L’incontro tra i due leader - il secondo nel giro di due settimane - è durato circa mezz'ora e si è focalizzato su Siria e Ucraina. Secondo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, Obama ha espresso "dispiacere" per l’abbattimento del caccia russo da parte della Turchia. I due presidenti si sono espressi "a favore di un avanzamento verso l’avvio della soluzione politica" per la crisi siriana. Ma Obama ha ribadito la necessità, a suo avviso, che Assad lasci il potere.
"Hanno anche parlato dell’Ucraina» e «della necessità di implementare velocemente gli accordi di Minsk", ha aggiunto il portavoce precisando che il colloquio a margine della conferenza sul clima è stato deciso in mattinata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.