"A nessun rifugiato va negata l'accoglienza". Mentre l'ondata migratoria torna a ingrossarsi e il Mediterraneo torna a riversare barconi e disperati sulle coste italiane, papa Francesco torna a sferzare l'Occidente ribadendo che le porte dell'Europa devono stare aperte a chi arriva a bussare. "Nessuna famiglia deve essere privata di una casa - dice nel messaggio al World Humanitarian Summit di Istanbul - a nessun rifugiato va negata l'accoglienza, a nessun ferito siano negate le cure, nessun bambino sia privato della sua infanzia, nessun uomo e nessuna donna devono essere privati del futuro".
Il primo World Humanitarian Summit è stato inaugurato in mattinata da un discorso di Recep Tayyip Erdoğan, che ha accolto i circa cinquanta capi di Stato presenti e il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon. Il presidente turco ha innanzitutto voluto ricordare gli sforzi della Turchia nell'accoglienza ai rifugiati siriani, l'apparato di assistenza e i progetti di sostegno organizzati dal suo Paese per un numero di rifugiati che attualmente, solo tra siriani e iracheni sfiora i tre milioni. "Sappiamo bene che la sofferenza non ha razza, lingua n'è religione - ha detto Erdogan - è questo lo spirito che ci ha spinto ad aprire le porte del nostro Paese a tutta l'umanità, a chiunque ne avesse bisogno, senza fare alcuna distinzione". Il presidente turco ha poi messo in evidenza le falle di un sistema di assistenza che a livello internazionale si rivelato spesso "insufficiente a fronteggiare le crisi", soprattutto a causa di alcuni Paesi che "si sottraggono alle proprie responsabilità e oneri". Erdogan ha, quindi, ricordato lo sforzo economico della Turchia nell'accoglienza degli immigrati, con 10 miliardi di dollari investiti in campi e progetti di assistenza, prima di rivolgersi a "quei Paesi che si sono sottratti agli impegni" e sottolineare che il contributo della comunità internazionale nella gestione della medesima crisi è rimasto limitato a 455 milioni di dollari.
L'exploit dell'ultradestra in Austria, il muro al Brennero e i continui sbarchi stanno riaprendo il dibattito nell'Unione europea. Alla Conferenza dei presidenti dei Parlamenti Ue, il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker ha spiegato che "un continente di 508 milioni di abitanti dovrebbe essere in grado di integrare 2 milioni di rifugiati". "Se resta l'impressione che l'Europa non sia in grado di risolvere correttamente - ha continuato - la responsabilità non può essere imputata al Parlamento o alla Commissione Ue". E proprio all'Europa, che da anni è ormai presa d'assalto, papa Francesco ha lanciato l'invito ad ascoltare "il pianto delle vittime e di coloro che soffrono".
"Consentiamo loro di darci una lezione di umanità - continua Bergoglio - cambiamo i nostri stili di vita, politiche, scelte economiche, comportamenti e atteggiamenti di superiorità culturale". "Imparando dalle vittime e da coloro che soffrono - ha concluso - saremo capaci di costruire un mondo più umano".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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