Appena eletto Emmanuel Macron viene "salutato", nel cuore di Parigi, da una grande manifestazione contro di lui. A organizzarla sono le forze di estrema sinistra, con studenti, disoccupati, anarchici, ma anche esponenti del sindacato Cgt, che si sono dati appuntamento a Place della Republique. Lo slogan della protesta è questo: "Lo Stato non è un’impresa". Momenti di tensione si sono registrati con le forze di polizia che controllano lo svolgimento della manifestazione.
"Mobilitiamoci sin da ora per dimostrargli che la piazza vuole farsi sentire e vuole combattere i suoi progetti di regressione sociale", si legge nell'appello degli organizzatori, che prima del voto di domenica avevano lanciato questo slogan: "Né Macron, né Le Pen". Nel mirino del collettivo "Front Social" ci sono le politiche "ultra-liberali" del presidente neo eletto.
Per evitare il peggio chiuse due fermate della metropolitana. In piazza sventolano bandiere e striscioni di diversi movimenti, tutti uniti dalla lotta contro Macron. C'è persino chi intona "Bella Ciao" e "Bandiera rossa". Su uno striscione si legge una scritta minacciosa: "Cominciano 5 anni di lotta". In cima al corteo si vedono anche assai poco rassicuranti cappucci neri, caschi e maschere antigas. Per la festività dell'8 maggio la maggior parte dei negozi è chiusa.
Assai più tesa è stata la protesta anticapitalista della notte a Parigi, conclusasi con nove fermi.
Altre proteste si sono svolte nella notte a Nantes, Lione, Grenoble, Strasburgo, Poitiers. Nonostante le tensioni tutti, in realtà, pensano già alle elezioni politiche di giugno. Quando si giocherà il futuro della Francia.
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