La Kavkazpress, sito russo che si occupa di monitorare il terrorismo di matrice islamica nel Caucaso, ha recentemente pubblicato una foto nella quale sono immortalati alcuni membri del gruppo paramilitare Pravyi Sektor, tra cui il suo leader Dmytro Yarosh. Accanto a quest’ultimo appare anche un jihadista, probabilmente del Caucaso, appartenente al battaglione islamista Dzokhar Dudayev.
Il miliziano fa col dito indice il segno del tawhid, la fede nel “Dio unico”, gesto che compare anche in molte immagini dei jihadisti dell’Isis. Nella foto sono inoltre ritratti diversi personaggi con uniforme militare tedesca, ma non risulta ancora chiaro se si tratti di addestratori inviati da Berlino o di ucraini con divisa tedesca.
Il battaglione Dzokhar Dudayev prese il nome dell’ex leader separatista ceceno ucciso dall’aviazione di Mosca nel 1996, venne formato nel marzo 2014 da Musa Munayev con l’obiettivo di combattere assieme agli ucraini contro il comune nemico russo.
Isa Munayev aveva partecipato alla seconda guerra di Cecenia e nel 1999 era stato nominato comandante della zona di Grozny dall’ex presidente ceceno Aslan Maskhadov e nel 2001 divenne comandante del “settore sud-occidentale”.
Munayev era ricercato in Russia e Cecenia con l’accusa di aver organizzato attentati terroristici contro obiettivi russi e nel 2006 aveva trovato asilo in Danimarca, dove aveva fondato il movimento “Caucaso Libero”. Lo scorso 1 febbraio il leader separatista era rimasto ucciso in Ucraina nella battaglia di Debaltsevo.
Il fatto che tra i miliziani d Kiev vi siano numerosi “volontari” legati al jihadismo e al separatismo ceceno non è certo una sorpresa, tanto che già un anno fa giungevano notizie di tali presenze. Un esempio è il caso di Ruslan Arsayev, veterano di ben due guerre cecene e proveniente da una famiglia di separatisti. Due dei suoi fratelli, Aslambek e Sufian, nel marzo 2001 dirottarono in Arabia Saudita un volo di linea russo della Vnukova Airlines, causando la morte di due civili.
La presenza di jihadisti del Caucaso verso l’Ucraina non può che destare preoccupazione viste le conseguenze del flusso di mujahideen arabi nei Balcani durante la guerra di Bosnia che pose le basi per la
cosidetta “Spirale Balcanica”. Il rischio è che anche in Ucraina si instaurino delle enclave islamiste radicali, ampliando così tale presenza in Europa orientale e tutto sotto gli occhi di Washington e Bruxelles.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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