La Russia rivendica il diritto di dispiegare armamenti nucleari in Crimea, ad un anno dall'esplodere della crisi, con la guerra tra Kiev e i separatisti filorussi e la seguente annessione della penisola alla Federazione Russa.
Interpellato dall'agenzia Interfax, un funzionario del ministero degli Esteri di Mosca ha fatto sapere di "non sapere" se nella città di Sebastopoli, il più importante porto della penisola, vi siano armamenti nucleari. Il capo del dipartimento ministeriale sul controllo degli armamenti, Mikhail Ulyanov, ha aggiunto di "non essere a conoscenza di alcun piano in tal senso", ma ha anche aggiunto che "in linea di principio" la Russia può agire in questa direzione.
Dichiarazioni scottanti che arrivano in un momento piuttosto delicato della crisi ucraina, all'indomani dell'adesione di stati come Bulgaria, Romania e Turchia - membri Nato ma pericolosamente vicini alla sfera d'interessi di Mosca - alle esercitazioni navali congiunte che hanno avuto luogo nel Mar Nero.
Il Cremlino insomma mostra i muscoli, anche per rispondere alle dimostrazioni di
forza dell'Alleanza Atlantica, giusto pochi giorni dopo che Putin aveva svelato come l'annessione della Crimea fosse stata progettata ben prima del referendum che ne sancì l'unione alla Federazione russa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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