L’abbattimento del caccia russo da parte delle forze turche è stato "una pugnalata alle spalle condotta da complici dei terroristi". L’accusa è arrivata dal presidente russo Vladimir Putin, che ha rilasciato una dichiarazione in occasione dell’incontro con re Abdullah II di Giordania. L’aereo, ha sottolineato Putin, si trovava in Siria ad un chilometro dal confine turco e "non era una minaccia" per la sicurezza nazionale turca. Intanto il ministero degli Esteri della Turchia ha convocato l'incaricato d'affari della Russia a seguito dell'abbattimento di un aereo da guerra russo da parte di jet turchi lungo il confine fra Turchia e Siria. Lo riferisce un funzionario turco. Ma Putin a quanto pare ha poca voglia di dialogare.
Il leader russo ha parlato in modo chiaro rivolgendosi ad Istanbul: "Avrà conseguenze tragiche nei rapporti tra Russia e Turchia quanto accaduto oggi". Un Consiglio atlantico della Nato è stato convocato per il pomeriggio dopo l’ abbattimento del jet russo. Lo si apprende da qualificate fonti che specificano come la riunione avrà scopo informativo e che la Turchia non ha invocato l’art.4 che prevede consultazioni se è minacciata "l’integrità territoriale, l’indipendenza o la sicurezza". L’ufficio stampa dell’Alleanza Atlantica ha confermato che la riunione è stata chiesta dalla Turchia e che "lo scopo della riunione è quello di informare gli alleati sull’abbattimento di un aereo russo. Se l’Isis ha questi soldi, che ammontano a decine, centinaia di milioni, forse miliardi di dollari, grazie alla vendita del petrolio, e per di più ha la protezione armata di interi stati allora è chiaro perchè si comportano in maniera così arrogante e prepotente".
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