"Sì al 90%, ora indipendenza" Ma Madrid spegne Barcellona

Il premier Rajoy rivendica l'usa della forza in Catalogna: "Abbiamo difeso lo stato di diritto". Sul futuro: "Adesso dialogo"

"Sì al 90%, ora indipendenza" Ma Madrid spegne Barcellona

Dopo una giornata lunghissima scandita da scontri e violenze, arrivano i dati del referendum sull'indipendenza della Catalogna: i Sì vincono col 90 per cento. I No si fermano al 7,8 per cento. Numeri che però sono stati accompagnati da tafferugli e cariche nel corso di questa maratona referendaria. Il premier spagnolo, Mariano Rajoy, commenta il voto e dà una lettura diversa alle cifre rispetto a quella che danno i dirigenti della Generalitat catalana: "La maggioranza dei catalani non ha voluto partecipare a sceneggiata dei secessionisti. Senza clamore ha ignorato la chiamata alle urne". I catalani, ha aggiunto il premier, "sono stati ingannati dagli organizzatori del referendum". Parole dure quelle del premier che di fatto accendono lo scontro tra Madrid e Barcellona. Rajoy ha poi rivendicato l'uso della forza da parte della Guardia Civil per impedire la consultazione: "Oggi non c'è stato un referendum in Catalogna, oggi tutti gli spagnoli hanno constatato che lo Stato di diritto mantiene la sua forza e agisce contro chi vuole sovvertirlo e contro qualsiasi provocazione.

La Spagna è una grande nazione, una delle più antiche d’Europa e delle più sviluppate al mondo, una democrazia avanzata e tollerante ma anche ferma e determinata al rispetto dello stato di diritto". Ma lo scontro con Barcellona è solo all'inizio.



La Generalitat della Catalogna continua a scandire il numero dei feriti di questa giornata di scontri che secondo le autorità catalane è salito a 761 feriti. "Lo Stato spagnolo dovrà rispondere davanti ai tribunali internazionali della violenza contro la Catalogna", ha affermato il portavoce della Generalitat (regione autonoma) catalana, Jordi Turull. Ma il premier guarda già al futuro e ignora le "denunce" catalane: "C'è stato il fallimento di un progetto che ha provocato situazioni indesiderate e che ha causato un danno molto grave alla convivenza, un bene che dobbiamo recuperare. Non chiuderò nessuna porta, sono sempre per il dialogo ma nel quadro della legge e della democrazia".



Ma alle parole di Rajoy ha risposto il presidente della Generalitat della Catalogna, Carles Puigdemont: "Ci siamo guadagnati il diritto all’indipendenza. La strada da percorrere da ora in poi deve essere fatta insieme, con la civiltà e la pace. Dobbiamo restare aperti alle proposte di dialogo che servono per rispettare la volontà dei catalani". "La Catalogna non è una questione interna. E' una questione europea"La Catalogna non è una questione interna. E' una questione europea", ha concluso.

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