Rouen, la moglie di un ferito: "Si è finto morto"

Un'altra drammatica testimonianza del dramma avvenuto nella chiesa nei pressi di Rouen, in Francia. Così si è salvato uno dei feriti

Rouen, la moglie di un ferito: "Si è finto morto"

Un'altra drammatica testimonianza del dramma avvenuto nella chiesa nei pressi di Rouen, in Francia. Dopo il racconto di suor Danielle, arriva quello della moglie di uno dei feriti che ha assistito alla secena dell'orrore, ovvero quando padre Jacques è stato sgozzato dai due jihadisti in chiesa. "Quei due indemoniati ci hanno divisi, mio marito e padre Jacques sulle panche di sinistra, io e le tre suore su quelle di destra. “Non preoccupatevi, ha detto uno a noi donne, non vi faremo niente, ci servite vive come ostaggi”. Ho pensato: Dio mio, significa che non morirò subito e dovrò aspettare un po’ prima che mi uccidano. Avrò paura per tanto tempo. È stato allora che ho smesso di agitarmi e di gridare. Non volevo mi venisse un infarto", racconta al Corriere. Poi entra nel vivo del racconto e parla di quei momenti terribili. "Io e Guy siamo andati alla messa del mattino perché era il compleanno di mio marito: 87 anni. Volevamo ringraziare Dio d’essere arrivati sin qui assieme. La messa era quasi finita quando sono entrati dalla sacrestia quei due. Uno aveva una pistola, l’altro un coltello. “Siamo pronti a farci esplodere — ci hanno detto —. Siete tutti prigionieri”. La polizia mi ha detto che sia la cintura esplosiva sia la pistola erano finte, ma noi non potevamo saperlo. E poi che differenza avrebbe fatto? Eravamo due vecchi e quattro donne. Quei due erano ragazzi che saltavano di qua e di là come indemoniati. “Allah Akbar” gridavano. Ci hanno divisi, maschi da una parte e femmine dall’altra, quindi hanno cominciato a prendersela con padre Jacques". E ancora: "Quello con la pistola filmava l’altro che dall’altare diceva qualcosa in arabo. Una preghiera, una minaccia, chissà — continua Jeanine —. Padre Jacques continuava a dirgli di smetterla, di non mettersi nei guai, di non fare sciocchezze. Loro l’hanno preso dalla panca e gli hanno ordinato di inginocchiarsi. Padre Jacques ha resistito, voleva parlargli, non so, forse pensava di convincerli, ma quello col coltello gli ha dato il primo colpo di lama, dall’alto verso il basso, proprio qui, tra la clavicola e il collo. Padre Jacques è caduto all’indietro, con la faccia all’insù. Dio mio, lo vedo ancora. Aveva la testa ripiegata verso di noi e, sono sicura, ci guardava". "Padre Jacques ci guardava, immobile, con la tunica bianca che si impregnava di sangue, fino a che non è uscito sangue anche dalla bocca e allora se n’è andato. Quei pazzi l’hanno colpito ancora al corpo, una due, tre volte, non saprei. Così a terra, com’era. Hanno dovuto abbassarsi per accoltellarlo. E probabilmente era già morto".

Poi l'incredibile mossa del marito della donna: "Dopo la prima volta, l’hanno colpito in almeno altri tre punti, per ucciderlo proprio come avevano fatto con Padre Jacques. Il mio Guy è caduto a terra immobile come morto. Solo dopo ho saputo che stava fingendo e che riusciva persino a premere con la mano su una ferita per ridurre l’emorragia".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica