Russia, 400 missili balistici pronti al lancio

Le Forze Missilistiche Strategiche sovrintendono al 60% dei vettori della triade nucleare della Russia. Il riarmo si concludera nel 2020 con l'entrata in servizio del missile Sarmat.

Russia, 400 missili balistici pronti al lancio

La Russia ha 400 missili balistici intercontinentali pronti al lancio. E’ quanto confermano dalle Forze Missilistiche Strategiche che sovrintendono al 60% dei vettori della triade nucleare russa integrata nella SNF o Strategic Nuclear Forces. Nel bilancio di fine anno, il comandante della Strategic Missile Forces (40 reggimenti missilistici), il generale Sergei Karakayev, ha confermato che il 99% dei 400 missili balistici intercontinentali basati a terra ed equipaggiati con testate nucleari di diversa potenza, sono mantenuti in stato di combat-ready. Nel 2016 le Forze Missilistiche Strategiche hanno effettuato sei lanci, quattro dei quali per validare i nuovi asset. Complessivamente, nel poligono di Kapustin Yar sono stati testati 160 sistemi d’arma, il doppio dello scorso anno. Il Ministero della Difesa russo ha già annunciato il ritiro di quasi tutti gli ormai obsoleti Icbm come gli SS-18 Satan, SS-19 Stiletto e SS-25 Sickle (Topol). Il riarmo della triade nucleare russa si concluderà, secondo quanto disposto da Putin, entro il 2020, con l’entrata in servizio del missile balistico intercontinentale super pesante Sarmat.

La nuova componente strategica russa terrestre

RS-28 Sarmat (nome in codice Nato Satan-2)

Il missile balistico intercontinentale Sarmat dovrebbe trasportare fino a quindici testate Mirv/Marv e sarà in servizio con sette reggimenti delle Forze Missilistiche Strategiche della Federazione Russa. Le traiettorie di volo verso i potenziali bersagli saranno quelle sopra il Polo Nord ed il Polo Sud. Il primo stadio del motore del missile Sarmat è stato testato con successo: i problemi tecnici individuati in precedenza sono stati risolti. I test, previsti per lo scorso marzo, sono stati rinviati più volte e nuovamente fissati per il primo trimestre del prossimo anno. Il programma avrebbe accumulato sette mesi di ritardo. Le enormi dimensioni del missile hanno richiesto dei lavori di ristrutturazione dei silos che sono stati completati lo scorso aprile presso il centro spaziale di Plesetsk, nel nord-ovest della Russia. I problemi riscontrati, ma non rivelati, riguardavano il prototipo. I russi continueranno a validare le caratteristiche in diverse prove reali così da evitare spiacevoli inconvenienti, come avvenuto per i missili UR-100: questi ultimi, messi già in servizio, si rivelarono incapaci di colpire obiettivi a lungo raggio per l’eccessiva vibrazione dello scafo che ne distruggeva la struttura. La leadership del Paese si dimenticò di testare il missile alla sua massima gittata, autorizzando la produzione seriale di un sistema non in grado di colpire il bersaglio a lungo raggio. Il missile super–pesante termonucleare da oltre cento tonnellate a propellente liquido, è in fase di sviluppo dal 2015 in risposta al sistema americano Prompt Global Strike. E' destinato a sostituire l'intera linea deterrente formata dal sistema SS-18 Satan, il più grande missile balistico a propellente solido intercontinentale del mondo mai realizzato ed entrato in servizio nel 1967. Il Sarmat ha un'autonomia stimata di oltre dodicimila km. È stato progettato per raggiungere Mach 20 e rilasciare dieci testate pesanti o quindici leggere a rientro multiplo indipendente. Probabilmente, quando entrerà in servizio sarà dotato esclusivamente di testate Marv. Le divisioni equipaggiate con il Sarmat, che sostituirà dopo 28 anni il sistema R-36M2 Voyevoda, saranno in servizio deterrente nel Territorio di Krasnojarsk, in Siberia orientale e nella regione di Orenburg, negli Urali del sud. L’R-36M2 Voyevoda resterà in servizio fino al 2022.

Topol-M (nome in codice Nato SS- 27 Sickle-B)

Il missile balistico intercontinentale a tre stadi Topol-M è stato testato l’ultima volta lo scorso settembre, dal cosmodromo di Plesetsk, a nord ovest della Russia. Il missile a guida di tipo inerziale autonomo, avrebbe dimostrato alta precisione e, complessivamente, buone prestazioni, colpendo il bersaglio designato sul poligono di tiro nella penisola di Kamchatka, in Russia. Il missile a propellente solido, sarebbe immune allo Scudo Antimissile americano (ABM), grazie alle sue capacità di compiere brusche virate, rilasciare falsi bersagli oltre alla completa schermatura contro ogni tipo di attacco Emp o laser. L’unica possibilità di abbatterlo sarebbe nella fase di spinta (Boost Phase): compito che spetterebbe agli intercettori basati in Polonia. Con i suoi diecimila km di gittata, il Topol-M potrebbe colpire impunemente qualsiasi parte degli Stati Uniti. La sua Probabilità di Errore Circolare è stimata in 200 metri: trasporta una singola testata con una resa massima di 550 kilotoni, ma può essere facilmente riconvertito per il trasporto massimo di sei testate Mirv. A differenza della sua controparte statunitense, il Topol-M può essere lanciato sia da rampe mobili che da silos.

RS-24 Yars (nome in codice Nato SS-29)

L’RS-24 Yars è un missile balistico intercontinentale di quinta generazione. È una versione aggiornata del missile balistico Topol-M ed è stato testato ed ufficialmente presentato nel 2007, in risposta all’installazione dello scudo missilistico della Nato in Polonia. Rispetto al Topol-M, l'RS-24 Yars è equipaggiato con sei/dieci testate Mirv da 100/300 kilotoni. L’RS-24 è in grado di colpire bersagli ad una distanza massima di dodici mila chilometri con CEP di 150 metri. E’ uno degli ICBM più veloci del mondo, con un’accelerazione finale di oltre mach 20.

La divisione Teikovo, nella Russia centrale, è stata la prima a ricevere nel settembre del 2012 i nuovi missili di quinta generazione con due reggimenti e 18 missili pronti al combattimento. Altri due reggimenti mobili equipaggiano la 39a Guards Rocket Division, a Novosibirsk, in Siberia, mentre la 28th Guards Rocket Division, a Kozelsk, nella Russia centrale è equipaggiata con la versione fissa nei silo.

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