“Il problema è che cerchiamo sempre di battere l'Occidente sul campo economico dove le forze della Russia e le loro non sono uguali. A disposizione dell'Occidente sono tutti i mercati di vendita, la valuta mondiale e la produzione. Infine, conserviamo ancora denaro in titoli di stato statunitensi. È controproducente cercare di rispondere in queste condizioni nello stesso modo in cui l'Occidente lo fa con noi, esclusivamente attraverso divieti economici. Non gli faremo molto male, mentre noi stessi ci assoggettiamo a restrizioni ingiustificate. È necessario agire in modo più intelligente”.
E’ quando si legge in un analisi a firma di Ilya Craft, pubblicato oggi in evidenza sull'agenzia di informazione russa Novosti. Il testo si trova soltanto in russo e non è stato tradotto sulle edizioni internazionali della Ria Novosti.
Leggiamo il testo scevri da ogni pregiudizio. L’analisi è lucida, diretta. L’autore non lesina critiche al disegno di legge sulle “Contromisure da adottare in risposta alle azioni ostili degli Stati Uniti” che sarà discusso il prossimo mese, suggerendo dove colpire l’Occidente. Potremmo dividere il testo in due parti: la prima è di natura economica, la seconda ha un valore prettamente strategico.
E’ difficile non ricollegare alcuni passaggi di Ilya Craft ai testi sull’offensiva strategica di Von Clausewitz qui definito come “scontro politico strategico”.
Russia: Rispondere in modo intelligente e doloroso
Come può la Russia rispondere in modo intelligente e doloroso all'Occidente (Как Россия может умно и больно ответить Западу).
“La Duma ha preparato un disegno di legge sulle contromisure da adottare in risposta alle azioni ostili degli Stati Uniti d'America e/o di altri Stati esteri che sarà discusso a maggio. Lo scopo del disegno di legge è proteggere gli interessi e la sicurezza della Russia, i diritti e le libertà dei suoi cittadini, prevenire e reprimere le azioni illegali e ostili da parte degli Stati Uniti e di altri Stati esteri. Questi ultimi sono intesi come quei paesi che hanno aderito alle azioni degli Stati Uniti e hanno imposto sanzioni contro la Russia. Il disegno di legge definisce un elenco di misure e autorizza il governo ed il presidente per la loro specifica applicazione”.
Quali sono queste misure?
“Capacità di vietare l'importazione di alcool e tabacco, software ed apparecchiature. Restrizioni per gli stranieri nel settore nucleare, aerospaziale e missilistico. Aumento delle tariffe per i servizi di navigazione per i vettori stranieri che sorvolano lo spazio aereo della Russia. Restrizioni per gli stranieri che effettuano servizi di consulenza, revisione e servizi legali. Tuttavia è improbabile che queste misure indubbiamente corrette possano causare gravi danni all'economia occidentale. Il fatto è che la Russia non è un partner commerciale di importanza critica per gli Stati Uniti. Allo stesso tempo il disegno di legge contiene disposizioni piuttosto controverse riguardanti il divieto di importare medicinali stranieri. Il divieto sull'importazione dei medicinali è effettuato in base alla lista dei farmaci e preparati determinati dal governo russo. Il divieto non si applica alle medicine e ai farmaci i cui analoghi non sono prodotti nella Federazione Russa e /o all'estero”.
L’autore non condivide il divieto sull'importazione di medicinali poiché troppo generico: “Che dire dei diabetici che dipendono dall'insulina? Formalmente, questo farmaco viene prodotto in Russia, ma il mercato dipende ancora da forniture esterne. Infine il restringimento della scelta dei farmaci porterà ad una diminuzione della concorrenza e, di conseguenza, ad un aumento del prezzo. Il risultato sarà una diminuzione della qualità dei farmaci”.
“Le industrie farmaceutiche sono diverse da quelle alimentari. Questo è un mercato più ristretto e certamente high-tech”
“Il disegno di legge propone di rimuovere la protezione legale dei marchi appartenenti a soggetti o entri stranieri. Sul territorio della Russia chiunque potrebbe contrassegnare i propri prodotti con questi simboli o importare merci contraffatte dall'estero. Non dobbiamo dimenticare che la Russia fa parte della Convenzione di Parigi e dell'Accordo sui diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio ed a molte altre convenzioni internazionali che richiedono la protezione di marchi stranieri”.
“In secondo luogo, non è del tutto chiaro come funzionerà la legge. Saremo in grado di produrre quei prodotti da soli se possedessimo la tecnologia senza il permesso del detentore del copyright? Quali tecnologie possiede la Russia con marchi stranieri? Possiamo, per esempio, copiare l’iPhone? Sembra che la legge si ispiri all’esperienza con la Cina dove tutti i beni stranieri sono copiati. Il consumatore si confonderà, il valore del marchio collasserà perché al posto del prodotto previsto otterrà qualcosa di completamente diverso. Tutti sapranno che il produttore è diverso. Non sarà possibile estrarre un beneficio a pieno titolo, ma solo danneggiare i produttori stranieri che operano in Russia. Non dimentichiamo che decine di migliaia di persone lavorano nelle loro imprese. Dove le sistemeremo se il proprietario del marchio decide di tagliare il personale a causa di perdite? È improbabile che gli autori del disegno di legge abbiano preso in considerazione tutte queste conseguenze”.
Per ferire l'Occidente (Сделать больно Западу)
“Cosa possiamo fare per procurare dolore all’Occidente non causando allo stesso tempo del male a noi stessi? Il problema è che cerchiamo sempre di battere l'Occidente sul campo economico, cioè dove le nostre forze e le loro non sono uguali. A disposizione dell'Occidente tutti i mercati di vendita, la valuta mondiale, la produzione. Infine, conserviamo ancora denaro in titoli di stato statunitensi. È controproducente cercare di rispondere in queste condizioni nello stesso modo in cui l'Occidente lo fa con noi. Attraverso divieti economici non faremo molto male, ma noi stessi ci assoggettiamo a restrizioni ingiustificate. È necessario agire in modo più intelligente. Piuttosto che divieti sull'importazione di alcol, serve uno scontro politico strategico ( стратегическое политическое противостояние), una strategia globale di opposizione”.
Lo scontro politico strategico proposto da Ilya Craft si riferisce chiaramente alla “strategia delle falle” di epoca sovietica che prevedeva la creazione di tensioni geopolitiche, sostegno dell'opposizione comunista in Occidente, attacchi a punti problematici e zone di influenza del nemico. Tali azioni costringevano l'Occidente a spendere risorse per “tappare le falle”.
“La Russia deve imparare a cercare le debolezze nemiche e in ogni modo contribuire alla moltiplicazione dei suoi problemi. Danneggiare sia le zone di influenza occidentali che nel suo stesso territorio, sostenendo ad esempio il diritto delle nazioni all'autodeterminazione e in generale a tutto ciò che causa instabilità. Ad esempio: in Russia non c'è motivo di sostenere le sanzioni contro la Corea del Nord se noi stessi siamo inseriti nella lista dei nemici degli Stati Uniti. Per fare ciò dobbiamo finalmente rinunciare alle false speranze di concordare con l'aggressore e sviluppare una strategia a lungo termine che riconosca ufficialmente lo scontro con l'Occidente ed i modi più efficaci di combattere. È necessari una semplice reazione all'illegalità del nemico per riprendere l'iniziativa ed anticipare le zioni”.
Как Россия может умно и больно ответить Западу
Lo “scontro politico strategico” invocato dall’autore ricorda l’essenza dell’offensiva strategica enunciata da Carl Von Clausewitz. Nel testo vi sono chiari riferimenti al concetto di logoramento ed attrito del teorico prussiano. Ad esempio le zone di influenza occidentali da colpire corrispondono a quelli che Clausewitx chiamava centri gravitazionali che possono essere diversa natura (culturali, economici, politici, militari, etc…etc…). Identificare quindi i centri gravitazionali del dispositivo nemico con la determinazione necessaria a mettere in moto “il complesso organismo del proprio esercito” per dirigerlo senza esitazione verso quel punto preciso. L’esercito non va inteso in senso letterale poiché è evidente il dominio di quinta generazione. Ilya Craft consiglia di sostenere l'instabilità nell’Occidente ed in maniera del tutto chiara afferma che la possibile nuova strategia prevista nel disegno di legge fallirà. L’instabilità è un’anomalia che richiede una costante presenza che genera spossatezza. In Clausewitz la spossatezza è provocata “dall’esaurimento delle forze fisiche e della volontà, mediante un’azione nel tempo”. La riduzione della volontà nemica che avviene tramite il logoramento, dipende chiaramente dalla natura politica della potenza avversaria. Le azioni inutili, dispendiose e non vantaggiose devono lasciare spazio alla consapevolezza. Quest’ultima intesa come la capcità di individuare chiaramente quelle strutture cardine nemiche, logorando e creando attrito nello stato avversario. La capacità di creare e sfruttare diversi strumenti destinati ad estendere quel particolare tipo di risultato qualora l’occasione di presentasse, poiché la natura dell’obiettivo è chiara. Il testo pubblicato questa mattina sulla Ria Novosti invoca una presenza persistente riallineata contro una minaccia che mina obiettivi che possono accrescere il danno nel tempo. Suggerendo di incoraggiare “l’autodeterminazione nelle popolazioni occidentali” si propone di strutturare una strategia che possa instillare quella che è nota come "resistenza sistematica". Non bisogna lasciarsi trarre in inganno dalle definizioni. La resistenza è una forma d’attacco mediante la quale si distrugge gradualmente la forza e la volontà del nemico fino a quando non sarà obbligato a rinunciare al suo intendimento (sanzionare la Russia). L’intenzione negativa che forma la base della pura resistenza è il mezzo più naturale di sorpassare l’avversario nella durata della lotta e, cioè, di spossarlo. Sono molteplici le interpretazioni al testo pubblicato questa mattina sulla Ria Novosti. L’ultima parte è senza dubbio quella più interessante. L’autore non propone una strategia offensiva preventiva poiché ritiene la Russia sotto attacco. Suggerisce invece di ricalibrare le azioni difensive contro l’Occidente, ad oggi ritenute non efficaci poiché indirizzate contro obiettivi non determinanti.
Plasmare cioè l’attacco sul contesto dinamico poiché forze e capacità diverse (Occidente/Russia) non potranno adottare le medesime azioni sperando di ottenere lo stesso risultato. Da rilevare che nel testo non vi è fa alcun riferimento all’utilizzo delle armi: l’efficacia superiore non appartiene al mezzo ma allo scopo. Anche questo è un concetto di Carl Von Clausewitz.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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