“Gli Usa ci hanno chiesto di non effettuare attacchi aerei contro al-Nusra, filiale di al-Qaeda in Siria, per timore che i membri della 'loro' opposizione moderata possano essere colpiti”. È quanto ha rivelato il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un’intervista rilasciata ai media del Paese e pubblicata sul sito ufficiale del governo.
"Ci hanno chiesto di sospendere i raid contro al-Nusra perché tra di loro ci sono elementi di quella che loro definiscono opposizione moderata. Ma proprio questa ‘opposizione moderata’ dovrebbe capire da che parte stare. Abbiamo dato loro del tempo per ritirarsi ed abbandonare i territori occupati dagli estremisti di al-Nusra”.
Lavrov precisa più volte che l'adozione di misure specifiche per la lotta contro lo Stato Islamico ed al-Nusra (accusato di crimini contro l’umanità dalle Nazioni Unite), dovrebbe ricevere la massima priorità per Russia e Stati Uniti.
"E 'importante consentire l'accesso umanitario nelle zone particolarmente colpite, garantire il rispetto del cessate il fuoco ed evitare le possibili violazioni, ma dobbiamo concentrarci nella lotta contro il terrorismo che rappresenta una minaccia comune. Mentre aspettiamo, al-Nusra ha tentato di fondersi con altri gruppi dell’opposizione”.
Secondo Lavrov, il processo politico in Siria è frenato proprio dai gruppi di opposizione radicali che rifiutano il tavolo dei negoziati con precondizioni ritenute non accettabili. Il Ministro degli Esteri russo ha anche sottolineato che Washington e Mosca continuano il dialogo, definito intenso.
Molto frequenti le conversazioni tra Lavrov ed il suo omologo statunitense, John Kerry, così come le video conferenze tra il Centro russo per la riconciliazione in Siria, situato nella base aerea di Khmeimim, a Latakia, ed il comando statunitense nella capitale giordana di Amman.
Lavrov, infine, è ritornato sulla richiesta del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.
“Ci hanno chiesto di essere più attenti. Attenzione intesa come scelta degli obiettivi da colpire quando si tratta di al-Nusra”.
La differenza tra i cosiddetti gruppi ribelli moderati ed i terroristi, è sempre stata di difficile comprensione. Una scelta strategica del governo degli Stati Uniti che fin da subito ha mostrato diverse criticità. Secondo la Russia, designando aree e posizioni “moderate”, gli USA continuano a fornire soltanto un rifugio sicuro per i terroristi. I gruppi terroristici, secondo la visione di Mosca, starebbero traendo profitto da tali relazioni di “vicinato” nello stesso modo in cui fanno uso dei civili. Quella classificazione dei “ribelli moderati” è interpretata come una sorta di scudo umano.
Al-Nusra, affiliato ad al-Qaeda, è alleato con l’Esercito Siriano Libero. Questi ultimi hanno dato vita al Jaish al-Fatah, con lo scopo di combattere le forze lealiste di Bashar Al Assad.
Grazie a questa alleanza diversi gruppi militanti, come il Fronte al-Nusra ed il movimento Ahrar al-Sham (gruppo islamista salafita) hanno avuto accesso all’equipaggiamento pesante Usa, fornito da Stati Uniti ed Arabia Saudita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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