Sono entrati sparando gli uomini del commando che ieri ha preso d'assalto il Cafè Cappuccino, bar di proprietà di un italiano a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. C'è la mano di al-Qaida dietro l'attacco alla centralissima Avenue Nkrumah, dove si trova anche l'hotel Splendid, altro obiettivo dei terroristi e punto di riferimento per gli stranieri che si trovano nel Paese africano.
Un atto ostile che hanno rivendicato gli uomini dell'Aqmi, la filiale di al-Qaida che agisce nel Maghreb islamico, ma spesso anche portandosi più a sud, nel Mali e in questo caso in Burkina Faso, e sarebbe ancora un nuovo capitolo nella storia degli attacchi "contro la Francia e l'Occidente infedele", "contro gli adoratori della Croce, gli occupanti delle nostre terre, i saccheggiatori delle nostre ricchezze e coloro che violentano la nostra sicurezza". Francia che ieri ha messo in campo 30 uomini, arrivati dal Mali per affiancare 40 soldati locali e rispondere alla minaccia, mentre il Pentagono - che qui ha 75 soldati - assicurava "assistenza e consulenza".
Sarebbe almeno venti le persone già uccise dal commando jihadista che ha attaccato l'hotel e il cafè a Ouagadougou, probabilmente aprendosi la strada con due autobomba. Intorno alle 7.40 (ora italiana) si è udito uno scambio di colpi d'arma da fuoco con le forze di sicurezza.
Secondo il governo burkinabè 126 persone sarebbero riuscite a mettersi in salvo, poco dopo il via di un blitz per liberare l'albergo. Trentatre persone sarebbero ferite e sono almeno 23 i morti, di 18 nazionalità diverse.
Tre jihadisti - un arabo e due africani - sarebbero rimasti uccisi. Ci sarebbe però un altro attacco in corso, all'hotel Ybi, poco lontano e due austriaci sarebbero stati rapiti nel nord del Paese, ma non è chiaro se ci sia un legame con quanto sta succedendo nella capitale.
Le forze speciali stanno setacciando l'edificio alla ricerca di altri ostaggi o eventuali terroristi.Già a novembre i jihadisti avevano portato a termine un attacco simile, prendendo di mira l'hotel Radisson di Bamako, capitale del Mali. Dietro al colpo di oggi ci sono gli uomini al-Mourabitoun, guidati dal jihadista guercio Mokhtar Belmokhtar.
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