A quattro anni dall'inizio della guerra in Siria, con circa 200mila morti e 3,8 milioni di rifugiati e un paese praticamente distrutto, gli Stati Uniti cambiano idea su Bashar al-Assad. Alla fine, per fermare un conflitto che sta entrando nel suo quinto anno, "bisognerà negoziare" con il presidente siriano. Lo ha ammesso il segretario di Stato americano John Kerry, in un’intervista all’emittente Cbs. "Noi siamo sempre stati a favore dei negoziati nel contesto del processo di Ginevra 1", ha ricordato il capo della diplomazia americana, che ha definito la guerra in Siria "una delle peggiori tragedie a cui assistiamo".
Nella stessa intervista, il segretario di Stato rivela poi che gli Stati Uniti ed altri Paesi (che non cita) stanno esplorando la possibilità di rilanciare il processo diplomatico per la Siria: "Noi lo incoraggiamo" a negoziare, dice, "e per portare il regime a farlo, dobbiamo spiegargli chiaramente che tutto il mondo è determinato a cercare una soluzione politica e che deve
cambiare i suoi calcoli sui negoziati. Questo - sottolinea ancora Kerry - è che quello stiamo facendo al momento. E sono convinto che, con gli sforzi dei nostri alleati e di altri, ci sarà una pressione accresciuta su Assad".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.