Svezia, cristiani attaccati: case marchiate e insulti

Cristianofobia e terrorismo jihadista finiscono per diventare due facce della stessa medaglia: quella dell'intolleranza. A Goteborg le case dei cristiani assiri sono marchiate con la "N" di "Nazareno

Svezia, cristiani attaccati: case marchiate e insulti

Un episodio inquietante, che richiama alla memoria precedenti che nessuno vorrebbe rivivere.

A Goteborg, in Svezia, i negozi di alcuni cristiani assiri sono stati imbrattati con la famigerata "N" di Nazareno, con cui i tagliagole di Isis erano soliti contrassegnare le case dei cristiani nel sedicente Califfato, soprattutto nella zona di Ninive. Lo riporta il quotidiano svesese Dagens Nyheter.

Come testimonia anche Il Foglio, la cittadina svedese è considerata una fucina per il reclutamento jihadista. Almeno 150 persone sarebbero partite per combattere in Medio Oriente.

Un ristoratore cristiano assiro, Markus Samuelsson, ha trovato i muri del proprio locale imbrattati con frasi come "convertitevi o morirete" e "il Califfato è qui". La polizia svedese ha aperto un'inchiesta per individuare gli autori delle minacce.

Quello che è certo è che si tratta di una vicenda che riporta ai massimi livelli l'attenzione per due fenomeni inquietanti e in parte complementari: la cristianofobia e il terrorismo di matrice jihadista.

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