Nei giorni dell'escalation di tensioni con la Corea del Nord e l'ennesimo (fallito) test missilistico di Pyongyang, Donald Trump era andato in televisione per annunciare che il Pentagono aveva inviato nel mar del Giappone il gruppo di navi americane Carl Vinson (una portaerei classe Nimitz a propulsione nucleare, una flotta di caccia torpedinieri Aegis e altre quattro navi). Un avvertimento a Kim Jong-un per evitare il peggio e mettere in chiaro che l'America ha ancora un ruolo preponderante in tutto il mondo.
L'invio della "Armada", così l'ha chiamata Trump risvegliando vigore patriottico, si sta però trasformando in un giallo. Il 15 aprile, infatti, giorni dopo l'annuncio del presidente Usa (era l'8 aprile), la Vinson è stata fotografata nell'Oceano indiano al largo delle sole Sunda, ovvero molto disante da quel mar del Giappone dove si sarebbe dovuta trovare. Gli ammiragli della flotta non hanno seguito l'ordine di Trump e hanno continuato a navigare in direzione dell'Australia, dove era attesa per una esercitazione, oppure si trattava di un bluff? Difficile da dirsi. Di certo c'è quella foto che in qualche modo mette in imbarazzo la linea di comando americana. Nei giorni scorsi Trump si era detto pronto ad un attacco preventivo alla Corea se avesse testato ancora i missili nucleari, ma l'eventuale intervento militare lo avrebbe dovuto condurre proprio la portaerei che però si stava dirigendo altrove.
Il Pentagono ha precisato che la Vinson arriverà al largo
della Corea del Nord solo la prossima settimana. A quanto pare, l'errore sarebbe riconducibile ad un difetto di comunicazione tra i comandanti dell'"Armada" nel Pacifico e il segretario alla Difesa, Jim Mattis.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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